TRIESTE ESTATE: MUSICA E TEATRO PER TUTTI I GUSTI

Versatilità e sensibilità musicale, una voce favolosa e un grande talento interpretativo, uniti a un’incredibile presenza scenica ci attendono venerdì 18 luglio in piazza Verdi, ore 21.00 (ingresso libero), per il concerto di Lori Williams e la sua Band, nell’ambito del Festival TriesteLovesJazz per la rassegna Trieste Estate. Queste caratteristiche ben definiscono la straordinaria cantante jazz, soul e gospel, Lori Williams, un’attrice musicale di talento, una didatta e una compositrice, affiancata dal virtuoso sassofonista Bernhard Wiesinger e da Christian Havel, uno dei principali chitarristi jazz europei. Oltre al dinamico pianista sloveno Renato Chicco, che ha vissuto a lungo a New York dove ha suonato con un “who’s who” di noti artisti della scena jazz internazionale, la ritmica del gruppo comprende Joris Dudli alla batteria e Milan Nikolic al basso.

Per gli appuntamenti teatrali, va in scena al Giardino del Museo Sartorio, sempre venerdì 18 luglio, ore 21.00 (ingresso libero), “L’incognita”, una commedia di Carlo Goldoni praticamente sconosciuta, che appartiene alla stagione delle “sedici commedie nuove” (1750-51) e rappresenta il culmine del procedimento romanzesco in Goldoni. Lo spettacolo è ideato e costruito da Piermario Vescovo e Antonella Zaggia per una produzione della Fondazione Atlantide – Teatro Stabile di Verona, con Manuela Muffatto, Federica Mulas, Bianca Padoin, Marika Tesser, Antonella Zaggia, Francesca Zava. Nicola Fasoli luci e Caterina Volpato sartoria.

Una commedia in cui l’azione procede rapida come un ideale piano-sequenza continuato, con luoghi che entrano l’uno nell’altro, si modificano e si sospendono, tra realtà (quella degli attori che fingono) e finzione (quella dei personaggi che si devono credere veri). Ventiquattro ore – da un’alba a un tramonto –stipate di accadimenti fino all’inverosimile, che – come osservano gli stessi personaggi – sembrano degni un romanzo, dal quale si potrebbe eventualmente ricavare una commedia. La storia appare tanto falsa, rocambolesca, densa di fatti e situazioni, da sembrare più adatta a burattini che a esseri umani.

Ritorna il Festival dell’Operetta, sabato 19 luglio, al Teatro Verdi, alle 20.30 (a pagamento), con “Al Cavallino Bianco” di Raph Benatzky, allestimento della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi, in collaborazione con l’Associazione Internazionale dell’Operetta FVG, Orchestra e Coro del Teatro Verdi, Maestro Concertatore e Direttore Ayrton Desimpelaere, Regia di Andrea Binetti. Personaggi e interpreti: Laura Ulloa (Josepha), Andrea Binetti (Leopoldo), Erica Zulikha Benato (Otillia), Francesco Castoro (Giorgio Bellati).
“Al Cavallino Bianco” è un’operetta in tre atti, su libretto di Hans Müller-Einigen ed Erik Charell e testi di Robert Gilbert. L’operetta trae ispirazione dall’omonima commedia di Oskar Blumenthal e Gustav Kadelburg, scritta nel 1896 durante il soggiorno in una locanda di Sankt Wolfgang im Salzkammergut sul Wolfgangsee in Austria. L’opera fu composta su incarico del produttore e regista Erik Charell e per motivi di tempo il lavoro di composizione fu pragmaticamente suddiviso. A Robert Stolz vennero assegnate tra l’altro i duetti romantici, a Robert Gilbert l’aria “Was kann der Sigismund dafür” in stile canzonettistico berlinese e “Zuschau’n Kann Inet”; a Bruno Granichstaedten.

Al Castello di San Giusto, sabato 19 luglio alle 21.00 (a pagamento) concerto di Luka SulicLife”, che dopo il successo con i 2Cellos, si è affermato sulla scena strumentale contemporanea, dapprima con la trasposizione integrale di “Vivaldi: The Four Seasons” per violoncello (che ha debuttato proprio a Trieste nel 2019) e poi con “Life”, il primo album di composizioni inedite e originali. Luka Sulic è accompagnato sul palco da pianoforte e quartetto d’archi, in una formazione pensata per creare un mondo sonoro evocativo, arricchito da armonie seducenti, archi sublimi e dal violoncello, la sua firma musicale. Oltre alle musiche di “Life” e alcuni movimenti de “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi, Luka dimostra anche le sue abilità da performer e la sua anima rock (Metallica, Queen, etc.).

Per il teatro, al Giardino del Museo Sartorio, sabato 19 luglio alle 21.00 (ingresso libero), viene proposto lo spettacolo “Le 7 Regine di Pasolini“, un racconto multidisciplinare per il teatro tra parola, arte, musica e documento per raccontare la figura affascinante e controversa di uno dei più interessanti intellettuali del ‘900, attraverso il femminile, dando voce cioè alle più importanti donne della sua vita.

Domenica 20 luglio, appuntamento pomeridiano al Teatro Verdi alle 18.00 (a pagamento) per la replica dell’operetta in tre atti “Al Cavallino Bianco”, su libretto di Hans Müller-Einigen e Erik Charell e testi di Robert Gilbert. Allestimento della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi, in collaborazione con l’Associazione Internazionale dell’Operetta FVG, Orchestra e Coro del Teatro Verdi, Maestro Concertatore e Direttore Ayrton Desimpelaere, Regia di Andrea Binetti. Personaggi e interpreti: Laura Ulloa (Josepha), Andrea Binetti (Leopoldo), Erica Zulikha Benato (Otillia), Francesco Castoro (Giorgio Bellati).

Il FestivalTriesteLovesJazz propone domenica 20 luglio al Giardino del Museo Sartorio, alle 21.00 (ingresso libero), Luc Mabal e Giovanni Gregoretti. Luc Mabal è un progetto musicale nato dall’unione di quattro musicisti che mettono in comunione diverse esperienze artistiche: dall’alternative rock alla musica etnica al jazz all’elettronica. Il risultato dimostra una capacità creativa fuori dal comune, che trova realizzazione in un album di prossima pubblicazione: un flusso che rimanda talvolta alla world music, talvolta alla gloriosa epopea del prog-rock innervata di un solido groove e una nuova freschezza e spirito di ricerca. Sul palco Maurilio Balzanelli alle percussioni, Riccardo Morpurgo al piano, synth e tastiere, Piero Pieri alla voce, sax, synth, elettronica, Rrok Prennushi alla chitarra, voce, effetti, Paolo Muscovi alla batteria.

Il progetto solista del bassista Gregoretti nasce invece dall’esigenza di esplorare ed espandere l’universo sonoro del basso elettrico in solo. Tramite l’utilizzo di tecniche estese e accordature aperte, passando dall’improvvisazione alla composizione, il basso elettrico, si allontana dalla sua funzione primaria nel contesto musicale senza però perdere la sua peculiare natura.

Al Castello di San Giusto, domenica 20 luglio, alle 20.00 (a pagamento) “I Love Rock and Roll Party with Marky Ramone”, più di un concerto, un’immersione totale nell’universo rock. Un evento firmato Suonica, con dj set tematici, visual, allestimenti e una community che si ritrova per celebrare un linguaggio musicale che non ha mai smesso di parlare chiaro. A tenerne viva la fiamma del punk Marky Ramone, leggenda vivente e storico batterista dei Ramones.

Altro genere musicale viene proposto in piazza Verdi, domenica 20 luglio alle 21.00 (ingresso libero), con “Quartet, ossia la gioia della musica”, un progetto articolato per il piacere di ascoltare ciò che l’uomo è stato in grado di realizzare: il suono umanamente organizzato. Un concerto – spettacolo di un quartetto vocale internazionale accompagnato da I Virtuosi di Aquileia e dell’Alto Adriatico, diretti dal M° Alfredo Barchi. Un viaggio musicale prezioso, che ripercorre diverse proposte ed esperienze musicali, come la classicità del coro lirico, della canzone napoletana, di quella d’autore e molto altro. Seonjin Ko – Soprano, Osina Rues – Mezzosoprano, Kang Hyunwook – Tenore, Geunhwa Lee – Baritono, I Virtuosi di Aquileia e dell’Alto Adriatico, direttore Alfredo Barchi, presenta Bettina Carniato.

Lunedì 21 luglio, in piazza Verdi, alle 21.00 (ingresso libero), TriesteLovesJazz propone “Bill Evans Vansband Allstars” un concerto che accomuna Miles Davis, John McLaughlin, Herbie Hancock e una lunga lista di icone del rock. Con Bill Evans – sax, George Whitty – tastiere, Pablo Contreras – basso, Keith Carlock – batteria.

Evans è un sassofonista e produttore di fama mondiale, che ha debuttato sulla scena musicale internazionale negli anni ’80 con Miles Davis (all’età di 21 anni) registrando con lui 6 dischi. Ha fatto tournée e registrazioni con artisti del calibro di John McLaughlin, Herbie Hancock e Mick Jagger, per citarne alcuni. Oggi, con 26 album da solista, cenni ai Grammy e innumerevoli collaborazioni e tour, Evans ha continuato a esplorare una varietà sbalorditiva di ambientazioni musicali avventurose come bandleader pioniere, conquistando costantemente fan nell’arena mondiale.
Al Giardino del Museo Sartorio, alle ore 21.00 (a pagamento), “That’s Amore”, concerto con canzoni e duetti tratti dai più celebri musical e showtune per parlare di amore in tutte le sue sfaccettature: passionale, non ricambiato, ossessivo, l’amore per il successo, l’amore che resiste al tempo e altro ancora.

 

In caso di maltempo o di allerta meteo dichiarata, gli eventi saranno annullati, spostati o posticipati: si consiglia di verificare le informazioni, sempre aggiornate, sui canali social e digitali del Comune di Trieste.