TEATRO: Santa Teresa Riva, con la commedia romantica “L’amore ci vede doppio” al via il 12 ottobre la stagione del Nuovo Teatro Val d’Agrò

Santa Teresa Riva (ME) – Con la commedia romantica, “L’amore ci vede doppio” di Andrea Bizzarri, con Ramona Gargano e Giuseppe Abramo, si inaugura domenica 12 ottobre a Santa Teresa Riva la nona stagione teatrale del Nuovo Teatro Val d’Agrò con la direzione artistica di Cettina Sciacca. Lo spettacolo inizia alle ore 18.30.

E’ la storia di un incontro casuale tra Emma – donna decisa, intraprendente, con una situazione sentimentale volutamente instabile, colta nel suo quotidiano gin tonic post lavoro – e Tommaso, assorbito in pieno dalla routine lavorativa da cui non sa come uscirne. L’incontro al bar è il pretesto narrativo per dar vita ai due atti serratissimi di questa commedia romantica dal sapore squisitamente comico, in cui ridere di situazioni imprevedibili e riflettere su quella vita in più che tutti, una volta, abbiamo fantasticato di vivere. Regia di Andrea Bizzarri, scene di Sandro Ippolito, produzione Centro Teatrale Artigiano in collaborazione con Readarto.

La stagione 2025/26 del Nuovo Teatro Val d’Agrò è prodotta da Sikilia con il sostegno del Comune di Santa Teresa Riva e in collaborazione con Rete Latitudini e FITA.

 

IL CARTELLONE 2025/2026 DEL NUOVO TEATRO VAL D’AGRO’

 

Il 26 ottobre, tra leggenda e verità, il racconto di “Archimede, la solitudine di un genio”, dedicato al matematico siracusano nel testo di Costanza Di Quattro che vede in scena Mario Incudine con Antonio Vasta e Tommaso Garrè (regia di Alessio Pizech) per una coproduzione tra Brescia, Trieste e Ragusa.

Il 23 novembre dialogo al femminile e intergenerazionale con “Giacominazza”, di e con Luana Rondinelli e Giovanna Mangiù. Domenica 14 dicembre torna il teatro per ragazzi – e il monito sull’importanza di collaborare – con la fiaba musicale “Il ritorno di Hansel e Gretel”, riduzione e regia di Giuseppe Bisicchia.

L’anno nuovo inizia con “Fuori copione”, testo originale di Francesca Ferro che l’11 gennaio 2026 dà corpo a una commedia surreale e comica. Il 28 febbraio la scena è di Agnese Fallongo (autrice) e Tiziano Caputo con “Letizia va alla guerra”, il racconto tragicomico di tre donne fra due guerre mondiali ognuna legata alle sue origini del nord, centro e sud Italia (Veneto, Lazio e Sicilia); domenica 22 marzo spazio alla letteratura con l’omaggio a un romanzo cult del Novecento, 1984 di George Orwell del quale “Stanza 101 – Cosa resta di 1984” propone una scrittura scenica metateatrale con tre protagonisti: Winston, O’Brien e Julia con gli attori Orazio Berenato, Gabriele Casablanca e Chiara Trimarchi. Il 12 aprile monologo di Vincenzo Ricca, diretto da Nicola Alberto Orofino, per “Cirasedda non abita più qui”, drammaturgia di Roberta Amato e Alice Sgroi che esplora i sentimenti di un bambino dall’infanzia solitaria all’ombra di una madre sempre assente (eppure amatissima). Il 10 maggio Rosario Minardi, con un testo adattato in dialetto ragusano, sarà “Libero Amleto”, interpretazione sperimentale della tragedia di Shakespeare tra danza e teatro. Ancora il drammaturgo inglese è oggetto e pretesto narrativo per un mattatore come Sergio Vespertino che con “Essere o non essere Shakespeare”, il 24 maggio, attraversa i capolavori e i segreti della vita dello scrittore con ironia e quella verve istrionica che gli è propria.

 

LA MUSICA VA IN SCENA

Quattro gli appuntamenti della sezione “La musica va in scena”, minirassegna con letture musicate, storie raccontate con le note dove le emozioni si amplificano tra suoni, testi e silenzi. Si parte il 9 novembre con Blas Roca Rey, con il figlio Rocco al pianoforte, e le sue “Storie di ordinaria magia” per raccontare sconfitte e rivincite della vita; quindi il 21 dicembre il concerto di Francesca Incudine (tamburello e voce) e la sua band che presenta il suo nuovo CD “Radica”; poi il 22 febbraio la scena sarà di GIuseppe Verdi, con lo spettacolo scritto e diretto da Bruno Torrisi che del genio di Busseto, personaggio schivo e riservato, indaga il carattere generoso e riconoscente. In chiusura il 19 aprile una voce, e un talento, che gli amanti della radio apprezzeranno: direttamente dalla popolare trasmissione “Il ruggito del coniglio” di Rai Radio 2, arriva Max Paiella, poliedrico artista che interagisce e conquista il pubblico con le imitazioni dei personaggi televisivi e le parodie delle canzoni più popolari.

 

FUORI PROGRAMMA

Per la sezione “Fuori Programma”, collezione di spettacoli con nomi significativi della scena contemporanea, dopo “El Futbol” con Ettore Bassi l’8 novembre, torna il 25 gennaio la danza contemporanea con “Africa, orizzonti di rinascita”, coreografia e regia di Claudio Scalia. Sabato 7 marzo è la volta di Marco Cavallaro con “Un amore di peso”, commedia che affronta i pregiudizi diffusi sul corpo altrui, oggetto di critiche e umiliazioni. Domenica 25 gennaio il palco sarà di Vincenzo Volo con “In vita veritas”, viaggio teatrale che esplora i confini sottili tra verità e finzione, fra ciò che mostriamo e ciò che siamo davvero.

 

I LABORATORI TEATRALI

Completano e rafforzano la proposta di svago culturale del Nuovo Teatro Val d’Agrò i numerosi laboratori teatrali pensati per bambini, ragazzini, giovani e adulti nella direzione del teatro emozionale ed educativo. Fra le iniziative si segnala quella con i minori affidati all’Ufficio Servizio Sociale Minori del Tribunale di Messina; l’Officina Creativa per la fascia pre-scolastica dei bimbi tra tre e cinque anni di età; infine Cinelab, laboratorio sulle immagini in movimento che, dalla pellicola cinematografica, approda al linguaggio dei reels. Per tutti gli allievi, stages con gli artisti coinvolti nel cartellone.