Albissola Marina (SV) – Fondazione Museo della Ceramica di Savona e Fondazione Officine Saffi (Milano) presentano Sur Plus Plus: la prima personale in Italia di Koen Taselaar (Rotterdam, 1986), artista visivo olandese che lavora con ironia sottile e raffinati slittamenti linguistici tra disegno, stampa d’arte e ceramica.
La mostra è allestita a Casa Museo Jorn ad Albissola Marina fino al 14 marzo 2026. Il progetto espositivo è a cura di Luca Bochicchio, direttore scientifico della Fondazione Museo della Ceramica di Savona Onlus, e di Gabriele Cordì, ed è l’esito del Premio Residenza Museo della Ceramica di Savona, assegnato nel 2024 a Taselaar nell’ambito della quinta edizione di Officine Saffi Award.
A maggio e ottobre del 2025, l’artista ha trascorso due periodi di residenza tra le Albisole e Savona, indagando la tradizione ceramica locale e la grammatica costruttiva del territorio: dagli elementi vernacolari e spontanei – come ringhiere, decori e facciate – alle architetture d’autore, tra cui quelle firmate da Pier Luigi Nervi e Carlo Aymonino, o il brutalista Palazzo di Giustizia di Leonardo Ricci e Maria Grazia dell’Erba.
Il paesaggio abitato di questa parte di Liguria è così entrato nei lavori nati in residenza: ceramiche e arazzi, tracce di una geografia che si ricompone per accumulo, in un gioco di metamorfosi di oggetti e di forme, come edifici, figure, miniature e monumenti.
La pratica di Taselaar trova terreno fertile nel carattere eccedente di Casa Museo Jorn: abitazione costruita negli anni Cinquanta dall’artista danese Asger Jorn dove architettura, pittura murale, intervento ceramico e objet trouvé s’intrecciano senza gerarchie agli elementi naturali del giardino. In questo contesto, le opere di Taselaar non si limitano a essere installate: si innestano nella dinamica dell’edificio, ne rilanciano il ritmo, ne riflettono l’attitudine alla mutazione. Così Sur Plus Plus amplifica la logica del superamento e dell’eccesso che caratterizza Casa Jorn.
Nelle due stanze di levante che ospitavano gli ambienti domestici sono inseriti i due arazzi in tessuto Jacquard, in dialogo con i dipinti murali dell’artista danese. Notes on an Imaginist Bauhaus, realizzato da Taselaar al TextielMuseum di Tilburg, presenta al centro la pianta a “L” della sede del Bauhaus di Dessau, celebre scuola fondata da Walter Gropius, rivestita da un trompe-l’œil che sostituisce le superfici moderniste con le tipiche facciate liguri dipinte. Il motivo di una barca compare sul tetto della torre che nella pianta originale corrispondeva agli alloggi per gli studenti. Lungo i parapetti dei terrazzi, si sviluppa un fregio di “cani-pettine”, figure ritmate riprese dall’insegna di una toelettatura del centro storico di Albissola. La composizione include rimandi puntuali alla storia artistica del borgo ligure: il Bulldog in ceramica disegnato da Bruno Munari per la manifattura Mazzotti negli anni Trenta, il gatto di Eliseo Salino tratto dal mosaico del Lungomare degli Artisti, e le Nature di Lucio Fontana, emblematiche sculture sferiche in bronzo donate dall’artista alla cittadina. Una parata di elementi che mette in relazione architettura moderna, tradizione ligure e storia dell’arte contemporanea. Per approfondire la pratica tessile di Taselaar, la mostra presenta anche l’arazzo Radical Furniture For Radical Times, realizzato nel 2024, dopo un’esperienza al Groninger Museum, rivisitando oggetti del design radicale.
Nell’ampia sala adiacente affacciata sul mare, spicca invece la torre gialla Annoyed Architecture: l’opera in ceramica è un omaggio al Teatro del Mondo di Aldo Rossi – edificio effimero, galleggiante e itinerante, realizzato nel 1979 per la mostra Venezia e lo spazio scenico e in occasione della prima Biennale di Architettura di Venezia del 1980 –, ma può essere letta anche come un viso dall’espressione assonnata.
Disseminata negli spazi della casa-museo, la serie FaceBoat di sculture in terracotta ingobbiata nasce dall’osservazione del profilo di una ringhiera di Albissola Marina: forgiata a forma di barca, evoca allo stesso tempo un volto, dove le nuvole sono gli occhi, la vela il naso e lo scafo la bocca.
Questo gioco di ambiguità e di doppi significati – che partono da una lettura giocosa e immediata della realtà – testimonia l’interesse dell’artista verso ciò che genera slittamenti di senso. Una versione della scultura appare come figura autonoma, mentre un’altra viene issata su una torre modulare in ceramica, decorata con una tavolozza – viola intensi, rosa morbidi, aranci luminosi – che rielabora i colori delle facciate liguri e strizza l’occhio ai contrasti cromatici della cappella di Sol LeWitt a La Morra, visitata da Taselaar durante il suo soggiorno italiano.
Installati sia all’interno sia all’esterno della casa, ricalcando la libertà costruttiva di Jorn, i Bricked Brick in terracotta smaltata sono infine un’indagine sulle possibilità del mattone come superficie e segno, modulo che replica sé stesso in un cortocircuito tra costruzione e immagine.
Koen Taselaar. Sur Plus Plus
29.11.2025 – 14.03.2026
Casa Museo Jorn
Via Gabriele D’Annunzio 6, Albissola Marina (SV)
Ingresso gratuito
Un progetto di Fondazione Museo della Ceramica di Savona ONLUS
In collaborazione con Fondazione Officine Saffi
Nell’ambito di Officine Saffi Award 5 – Premio Residenza Museo della Ceramica di Savona
Con il patrocinio del Comune di Albissola Marina
Mostra a cura di Luca Bochicchio, Gabriele Cordì
Coordinamento tecnico: Marco Isaia
Servizi educativi: Alessio Cotena
Fotografie: Koen Taselaar, Claudio Pagnacco
Supporto grafico: Luca Gualdi
Si ringraziano: Tauba Trum Taselaar, Simone Trum, Giulia Gaggero, Davide Servente
