
“L’amministrazione interviene per per comunicare che l’organismo di programmazione della fascia dimensionale a), Zo Centro culture contemporanee di Catania ha conseguito un punteggio di qualità indicizzata pari a 30 punti. Pertanto, ai sensi dell’art. 5, comma 2, del DM N. 463 del 23/12/2024, è automaticamente ammesso al contributo”. Il decreto ministeriale in oggetto è quello recante “Criteri e modalità per l’assegnazione e la liquidazione dei contributi allo spettacolo dal vivo, a valere sul Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo”.
Seppur scritto in burocratichese, il verbale della Commissione consultiva per i progetti multidisciplinari del Dipartimento per le attività culturali – Direzione generale spettacolo del Ministero della Cultura parla chiaro: il centro culturale catanese, anche per il triennio corrente, è una eccellenza nazionale, primi nella graduatoria degli organismi multidisciplinari. E come confermato dai funzionari ministeriali contattati dalla direzione di Zo, il centro culturale di piazzale Rocco Chinnici è l’unico in Italia ad aver avuto questo riconoscimento alla capacità organizzativa che dà diritto ad un aumento del contributo statale a cui si associa anche un’alta valutazione della programmazione artistica.
«Questo documento certifica la capacità gestionale di Zo» commenta soddisfatto Sergio Zinna, direttore del centro culturale catanese, reduce dall’aver preso parte come relatore, nei giorni scorsi, a Campobasso a “Youth Hub, alta formazione tra palco e realtà”, ciclo di masterclass con i più grandi nomi dello showbiz e della cultura in Italia dove ha parlato di “progettualità, organizzazione e produzione di un evento culturale. «E’ l’aspetto proprio centrale della questione – sottlinea Zinna – per noi fondamentale anche per i rapporti con gli enti pubblici di riferimento, il Comune di Catania, innanzitutto, proprietario della struttura, e la Regione Siciliana in merito ai fondi per lo spettacolo dal vivo del Furs».
La questione, infatti, è importante anche perché negli ultimi mesi Zo Centro culture contemporanee ha dovuto fronteggiare una posizione di chiusura da parte di alcuni uffici della Regione siciliana che gestiscono i contributi della musica e che ha fatto scaturire un contenzioso. Ancora Zinna: «A fronte del fatto che continuiamo a mietere riconoscimenti importantissimi a livello ministeriale grazie a parametri tecnici gestiti, nel tempo, da commissioni di tutti i colori politici, parametri che misurano dati oggettivi di qualità e di gestione qualitativa, a fronte di tutto questo, invece, registriamo ancora una volta sempre una difficoltà importante a recepire questo stesso livello qualitativo da parte delle amministrazioni locali. E non dimentichiamo che i parametri del Fondo Unico Regionale dello Spettacolo (Furs) della Regione Siciliana sono in pratica quelli usati dallo Stato. E poi all’interno delle valutazioni del Furs regionale, se hai il riconoscimento ministeriale, prendi un punteggio, perché è garanzia di qualità».
La relazione tra Regione Siciliana e Ministero della cultura spesso è diretta all’interno di alcuni bandi, a cui Zo prende parte, finanziato per metà dalla Regione e per metà dal Ministero. Poi scattano, invece, dei paradossi: «I nostri concerti vengono valutati in modo altissimo dal Ministero, dove c’è una commissione deputata, – sottolinea Zinna – e poi possibilmente non sono convalidati dal Furs della Regione Siciliana dove non c’è nemmeno una commissione di valutazione fatta da esperti. La commissione ministeriale è composta da cattedratici, docenti e studiosi di musica di grande esperienza che si assumono la responsabilità di dire cosa è buono e cosa non lo è». Per fare un esempio, è attualmente presidente della Commissione consultiva per la musica del Ministero della Cultura il M° Francesco Nicolosi, il pianista catanese che è stato direttore artistico del Teatro Massimo Bellini di Catania dal 2015 al 2019.
Altri fattori che hanno contribuito all’assegnazione a parte del Ministero del punteggio massimo a Zo nella gestione organizzativa è che il centro culturale catanese ha tutto il personale assunto in maniera stabile, svolge tantissima attività durante l’anno, e il rapporto medio tra quantità di pubblico e costo del cachet degli artisti è basso, rispetto al resto d’Italia. D’altro canto ormai dopo 25 anni di attività Zo non fa che riconfermarsi come marchio di affidabilità e qualità.
Zō Centro culture contemporanee: piazzale Rocco Chinnici 6 Catania. Info: telefono 0958168912 da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 13. Sul web www.zoculture.it