
S’è allenato duramente anche quest’anno, su e giù, su e giù, su e giù per le colline che circondano Calp, 130 km a Sud di Valencia, in Spagna: un vero paradiso per ciclisti, grazie al clima mite e alle strutture e servizi dedicati, dagli hotel bike-friendly alle officine specializzate, tanto che proprio qui vengono a svernare molte squadre ciclistiche professionistiche internazionali. Fabio Celeghin non vuole farsi trovare impreparato neanche quest’anno, ossia neanche alla prossima edizione – la dodicesima – di Da Santo a Santo, l’iniziativa che lo vedrà ancora una volta protagonista lungo le strade d’Italia, pedalando in sella alla sua due ruote con l’obiettivo di raccogliere sempre più fondi per la ricerca sui tumori cerebrali.
Suderà per circa 1.200 km, Fabio, questa volta non risalendo la Penisola come lo scorso anno, ma tagliandola da Ovest a Est, partenza il 2 giugno da Sanremo, arrivo dopo sei tappe sabato 7 come sempre a Padova, la “città del Santo”, che poi è la sua città. Il tutto, nel ricordo del padre Giovanni, mancato nel 2011 per un tumore cerebrale.
FONDAZIONE GIOVANNI CELEGHIN
In dieci anni Fabio Celeghin ha percorso circa 10.200 chilometri raccogliendo 1.750.000 euro in totale. Destinati a chi? La Fondazione ha creato al proprio interno un autorevole comitato scientifico, presieduto dal celebre oncologo Giorgio Palù, che pubblica ogni anno un bando specifico per l’assegnazione dei soldi raccolti. I vari enti – ospedali, università, centri di ricerca – possono candidare i loro progetti finalizzati alla lotta ai tumori cerebrali; i più validi ottengono la relativa assegnazione, «in questi decenni abbiamo finanziato realtà scientifiche a Milano, Roma, Napoli, Genova, Oxford, Pisa, Padova». A oggi sono stati finanziati o sono in corso di finanziamento progetti, borse di studio, iniziative di supporto psicologico per i malati e i loro caregiver, acquisto di arredamenti in sale cura per un controvalore di circa 3 milioni di euro. |