Mostra alla spazio Eco. Point di Roma

Dal 25 al 27 novembre 2022 lo spazio espositivo E.Co.Point in via del Velodromo 77 a Roma ospita CHARTAE, una mostra di Maria Carla Mancinelli e Marta Renzi.

Le due artiste, sebbene utilizzino tecniche e linguaggi differenti, esprimono poetiche che dialogano ed evocano con i loro lavori atmosfere che denotano una comunanza di “visioni”.

In CHARTAE c’è anche un altro elemento in comune: la carta come materia principale del fare artistico. In questa mostra sono visibili pitture e sculture realizzate mediante l’utilizzo della carta, sia come elemento materico che come supporto.

Maria Carla Mancinelli è pittrice e scultrice materica. La sua arte si dipana tra raffigurazione umana, paesaggi urbani e la ricerca della luce, in una visione ossimoricamente permeata di ateismo gnostico.

Con la figura umana, rappresentata sempre in modo essenziale e stilizzato, vuole raccontare una specie consunta, ridotta all’osso, simbolo della precarietà della condizione umana. Come per un desiderio di fuga da questa consapevolezza, nasce il bisogno di abbandonarsi a oniriche raffigurazioni urbane, a contemplazioni di paesaggi immaginari, sfumati tra strati di nebbie. Su questi scenari rarefatti si abbattono esplosioni di luce, che sovrastano ogni opera dell’uomo e della natura. Sembra quasi un intervento del “divino”, una forza trascendente che annichilisce e mette a nudo le fragilità. E come in un cerchio, le opere si riverberano con una personale e sgomentata riflessione sulle difficoltà dell’esistenza e sull’impossibilità dell’uomo di cambiare il corso degli eventi.

La sua tecnica è contraddistinta da una sperimentazione continua di materiali diversi, acrilici, pigmenti naturali, carta, legno, stoffa, gesso, polvere di marmo, catrame, ferro, cere, paraffine e soprattutto cemento.

Marta Renzi utilizza prevalentemente la carta per i suoi lavori. Un amore, quello per la carta, che viene anche dalla grafica e dall’incisione con cui inizia il suo percorso artistico. Ma è dal 2019 che il suo lavoro diventa più sperimentale e si contamina con tecniche grafiche diverse. Il segno “puro”, lineare, si trasforma in “squarcio”, lacerazione, spacco; il gesto si espande, si libera e diventa pittura, monotipia, tecnica mista. Linguaggi diversi si contaminano.

Nell’atto creativo non c’è premeditazione, c’è istinto. Un movimento spontaneo dell’animo che fa emergere immaginari inconsci, visioni intime di città possibili, compenetrazione tra l’interno e l’esterno, paesaggi fatti di intricate linee, di “altrove”. Spazialità astratta e antimateria, e sempre, il movimento. L’andare verso o l’uscire fuori.

 

Spazio espositivo E.Co.Point, via del Velodromo 77, Roma

25-27 novembre 2022

Vernissage venerdì 25 novembre ore 18 – 20

26 e 27 novembre ore 11 – 13 / 16 – 19