L’arte dell’essere umani, al Monk Jazz Club due giorni di dibattito su musica, linguaggio, educazione e comunità

Tra una stagione al chiuso appena finita ed una all’aperto, “Jazz in vigna” a Santa Venerina, che inizierà a giugno, il Monk Jazz Club di Catania si ritaglia degli spazi importanti di approfondimento culturale dove la musica è un pretesto per affrontare varie tematiche di tipo anche scientifico e sociale. C’è tempo fino a domenica 25 maggio per iscriversi al convegno gratuito “L’arte dell’essere umani. Incontro fra neuroscienza, identità e politiche sociali” che si terrà il 30 e 31 maggio, due giorni per chiacchierare insieme con neuro-scienziati, scrittori, musicisti, docenti e dirigenti scolastici su musica, linguaggio, educazione e comunità.

La partecipazione al convegno è gratuita ma è necessaria l’iscrizione da effettuare entro domenica 25 maggio. Va compilato on line modulo che si trova all’indirizzo web https://forms.gle/mWso6ue59P9ABuVw5 Per info si può scrivere alla mail centroculturalemonk@gmail.com  o al numero whatsapp 3755249597. Il numero di posti è limitato. «Anche se apparentemente dal titolo può sembrare un convegno che nulla ha che fare con la musica, in realtà la musica sarà la base per tutti quanti gli interventi» spiega Francesca Mara Santangelo, ideatrice del convegno, nel suo doppio ruolo di pedagogista e tra i soci fondatori dell’Associazione Algos che gestisce il Monk Jazz Club.

Nella prima giornata, venerdì 30 maggio, dalle ore 15 in poi, si parlerà di mente musicale, spaziando dalla filosofia alle neuroscienze. Si inizia con Nello Toscano, contrabbassista ed ex docente di filosofia, anch’egli socio di Algos, con un intervento intitolato “La filosofia del jazz”. Seguiranno due neuroscienziate israeliane, Tal Dotan Ben Soussan, direttrice del Rined Istituto di ricerca per le neuroscienze, educazione e didattica della Fondazione Patrizio Paoletti di Assisi, e Keren Avirame, direttrice ricerca e sviluppo del reparto di psichiatria del Tel Aviv Medical Centre. Santangelo: «Ben Soussan e Avirame sono due persone eccezionali. Ci parleranno su cosa dice la neuroscienza sulla musica, cosa succede nel cervello umano, nelle capacità e abilità del cervello umano. Spiegheranno gli effetti sul cervello sia del silenzio che del suono, Avirame in particolare ci parlerà della musica di Bach». La giornata sarà chiusa dall’intervento della Santangelo che è dottoranda nelle università di Macerata e Kore di Enna: «Io farò un intervento a metà fra la neuroscienza e la pedagogia speciale, dove la musica è sempre centrale».

La mattina del sabato 31 maggio, seconda giornata di convegno, dalle 10 alle 14, si parlerà, con uno sguardo interdisciplinare, di traiettorie trasversali. Santangelo: «Parleremo del legame tra musica e immagini, tra musica e differenze di genere, tra musica e uso del linguaggio».

Si inizia con Andrea Rabbito, ordinario di Cinema, fotografia e televisione all’Università Kore di Enna, che parlerà del rapporto fra musica, cinema e immagine. Riccardo Insolia, musicista ed ex docente al Conservatorio di Catania, parlerà del rapporto fra musica e differenza di genere. E sull’uso del linguaggio legato alle differenze di genere insisterà l’intervento di Claudia Fauzia, esperta di studi di genere e divulgatrice del cosiddetto “femminismo terrone”. Santangelo: «Claudia, palermitana trapiantata a Catania, è una ragazza molto interessante, molto forte sui social e fa uno studio sui generi in particolare sull’suo del linguaggio. Lei parla di femminismo terrone, quindi un po’ a metà tra il linguaggio che si utilizza come forma di discriminazione, toccando tematiche come il femminismo e la discriminazione a più ampio spettro perché si occupa di razzismo, di lotta alla mafia, eccetera. Sono certa che approfondirà anche il tema del linguaggio legato alla musica». La mattinata sarà chiusa dall’intervento di Agata Polizzi, associata di pediatria all’Università di Catania: «Farà un intervento sull’utilizzo della musica nella fase del neuro sviluppo perché lei lavora per l’Istituto superiore di sanità e si occupa di malattia genetiche rare – sottolinea la Santangelo -. E fa tantissimi lavori utilizzando la musica e studiando la musica soprattutto con i bambini piccoli, nella fase del neuro sviluppo, e dal punto di vista neuro-riabilitativo».

Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15, si parlerà di welfare culturale e di comunità. Giuseppe Privitera, socio di Algos-Monk, docente di musica dell’istituto comprensivo Parini di Catania e direttore dell’Orchestra per la pace e l’inclusione, orchestra degli allievi della scuola, parlerà del ruolo dell’associazione all’interno del territorio approfondendo il lavoro realizzato con le scuole, i concerti realizzati per il Comune di Catania, i progetti con il Ministero in collaborazione con l’associazione nazionale “Il jazz va a scuola”. Santangelo «Parteciperanno all’incontro anche due dirigenti scolastici, Carmela Trovato, dirigente della Parini, e Mauro Mangano, dirigente dell’istituto omnicomprensivo Musco di Catania, che parleranno su come la scuola, all’interno di un territorio, può uscire dal proprio contesto fisico-scolastico legandosi alla comunità anche tramite offerte culturali quali quelle musicali».

Completano il panel pomeridiano, Valentina Noto, funzionaria del Comune di Catania che si occupa del Sistema museale e dei grandi eventi, che racconterà come un’istituzione, come un ente locale, cura l’aspetto culturale, coinvolgendo associazioni ed enti del terzo settore, promuovendo eventi musicali aperti al territorio, alla comunità. Creerà un collante in questa ultima parte Viviana Carnazzo, dottoranda alle Università di Foggia e di Enna: «Viviana è una mia collega alla Kore – conclude la Santangelo – e si occupa di patrimonio culturale, e farà un intervento su welfare culturale, in che modo, cioè, il territorio promuove il benessere per i propri cittadini».

Alla fine della prima giornata di convegno, dopo la cena sociale a Palazzo Scammacca del Murgo, suoneranno gli Odd Intentions, formazione jazz nata tra gli allievi del Conservatorio di Catania.

Monk Jazz Club: Palazzo Scammacca del Murgo, piazza Scammacca 1, Catania.