Formentera, l’isola hippy dove spogliarsi di tutto

Esiste un’isola, poco lontana dal nostro Bel Paese, in cui il tempo sembra essersi fermato: Formentera, la piccola perla del Mar Mediterraneo, è un posto magico in grado di rigenerare chiunque la visiti.

Grande appena 83 km², questo fazzoletto di terra vi farà sentire vivi e liberi come non mai. Ricca di un’energia intrinseca, difficile da descrivere a parole, l’isola sprigiona in ogni suo angolo qualcosa che vi farà sentire in pace e fuori da qualsiasi schema. Perdersi nelle sue stradine sterrate, assaporare il profumo delle sue pinete e immergersi nelle sue acque cristalline sono solo alcune delle esperienze da fare a Formentera.

Facilmente raggiungibile dall’Italia, spesso chi vi soggiorna prenota con anticipo sia il volo aereo (per Ibiza poiché l’isola non ha un aeroporto) sia una delle tante case a Formentera. Una volta sistemate le questioni più pratiche, non resta che conoscere quali sono i posti e le esperienze imperdibili da fare sull’isola.

La spiaggia di Migjorn

 

Formentera vanta circa 20 km di spiagge meravigliose ma, se volete vivere un’esperienza totalizzante in grado di riallacciarvi a Madre Natura, la lunga spiaggia di Migjorn è il posto che fa per voi. Situata sul lato meridionale dell’isola, questo tratto di costa è ricco di calette in cui il naturismo è un fenomeno altamente diffuso. Nessun tipo di esibizionismo e nessuna costrizione: chi frequenta queste spiagge è semplicemente una persona amante della natura e del vivo rapporto con essa. Non si tratta di una moda, è uno stile di vita che va aldilà del semplice atto di togliersi i vestiti. Sentire la sabbia sulla pelle, nuotare totalmente liberi nelle acque cristalline dell’isola, è qualcosa che trascende da quella che possiamo considerare “vita” svegliandoci ogni giorno e andando in ufficio. Quello che accade nelle spiagge di Formentera è dunque qualcosa di unico, quasi di primitivo.

 

L’altra caratteristica di questi luoghi è data dalla pace di cui si può godere: solo il rumore del mare potrà distrarvi dai vostri pensieri.

Esiste ovviamente un’alternativa, nel caso non siate amanti del naturismo. In prossimità di noti chiringuitos e ristoranti, presenti sempre nel litorale di Migjorn. troviamo ampie spiagge dove godere del meraviglioso mare di Formentera. Per esempio, davanti al ristorante Casa Pacha, troverete un litorale ampio, dai fondali digradanti, che vi permetterà di trascorrere una meravigliosa giornata di mare. Grazie alla sua ampiezza, dimenticatevi lo sgradevole effetto sardina e abbandonatevi all’energia dell’isola.

Se invece volete fare il bagno in un posto veramente speciale, non dovete perdervi la meravigliosa Calò des Mort. Facilmente raggiungibile a piedi, partendo dall’iconico chiosco Bartolo, questa caletta a forma di mezza luna è uno degli spot più instagrammati di Formentera. Data la presenza delle rocce, che sembrano abbracciarla premurosamente, l’acqua assume un colore paragonabile a quello di una piscina.
Purtroppo, la spiaggia non è molto ampia, è dunque consigliato visitarla al mattino presto onde evitare di non trovare posto con il vostro ombrellone. La maggior parte delle spiagge di Formentera è infatti libera: solo in alcuni punti troverete un servizio organizzato di lettini e ombrelloni.

 

Ses Illetes e Levante

 

Se la costa di Migjorn ospita numerose spiagge e calette, le celebri Ses Illetes e Levante offrono tutt’altro scenario. Inserite all’interno del Parque Natural di Ses Salines, sono luoghi tutelati grazie ad un accesso contingentato. Esiste infatti un varco custodito, in cui il personale addetto farà entrare solo un preciso numero di veicoli previo pagamento di un piccolo pedaggio. Tale misura, attuata a tutela del territorio, fa sì che chi sarà mattiniero potrà accedervi senza problemi… chi invece dovesse tardare, potrebbe aspettare diverso tempo sotto il sole, in attesa che qualcuno lasci la spiaggia.

 

Esiste anche un altro modo per accedervi: recarsi a piedi o in bicicletta. Così facendo non dovrete preoccuparvi del parcheggio e neppure di pagare il pedaggio.

Ma cosa hanno di così bello questi luoghi? Innanzitutto, la loro conformazione: si tratta infatti di una lingua di sabbia sfuggita al mare che ospita nei suoi due lati queste meravigliose spiagge.

Illetes, famosa per il fenomeno della sabbia ricca di sfumature rosa, è una lunga distesa di sabbia languita da un mare cristallino. Qui l’azzurro delle sue acque si confonde con il blu del cielo.

Ma Levante non è da meno: se non vi preoccupa camminare sotto il sole potrete facilmente visitarle entrambe grazie ad una meravigliosa passeggiata.

Il passato hippy dell’isola e mercatini artigianali

A dispetto del suo attuale lato glamour, quello che la vede spesso protagonista sulle copertine dei giornali, Formentera mantiene un lato dimesso, quello fatto delle piccole cose, che ancora tocca il cuore di chiunque la visiti. Pare che questa semplicità, questa aura di spensieratezza e connessione con il “genius loci” dell’isola, provenga dal suo passato hippy.
Durante gli anni ‘70 infatti, l’isola conobbe una pacifica invasione di ragazzi e ragazze provenienti da ogni latitudine. Chi arrivava qui poteva finalmente lasciarsi alle spalle dinamiche capitalistiche emergenti e vivere con poco in una terra tutta da scoprire. Il suo clima, la sua gente e la sua natura così selvaggia permettevano ai giovani dell’epoca di ritrovarsi finalmente in una dimensione più umana.

Una grande comune aveva sede nel paesino di La Mola, ovvero nel punto più alto di tutta l’isola. Non è un caso che, ancora oggi, il mercatino hippy più famoso si svolga, ogni mercoledì e domenica, nella piazza di questo paese.

La vita, dunque, scorreva placida e si poteva godere di un luogo quasi incontaminato. L’energia elettrica non era ancora diffusa su tutta l’isola, e ciò permetteva di vivere le giornate in piena armonia con la natura e con il ciclo del sole. La sera molti ragazzi amavano ritrovarsi per cantare e chiacchierare nella storica e oramai leggendaria Fonda Pepe, a Sant Ferran. Questo ritrovo, ancora oggi molto informale, sprigiona quell’atteggiamento scanzonato e disinvolto che accomunava la gente di quell’epoca. Vi basterà guardare alcune vecchie foto all’interno del locale per fare un salto nel passato.

Sempre a Sant Ferran, ogni sera eccetto il mercoledì e la domenica, si svolge un altro mercatino dedicato a manufatti artigianali. Si tratta principalmente di opere d’arte come dipinti e illustrazioni che, se sarete fortunati, potrete vedere realizzati in diretta da qualche giovane artista.

L’atmosfera che si respira in questo luogo è autentica e priva di fronzoli. Nella piccola piazza del paese, dove è presente anche una chiesetta, la gente ancora oggi si ritrova per chiacchierare e bere una birra in compagnia. Formentera è un luogo dove basta veramente poco per essere felici.

Un mercatino un po’ più commerciale, soprattutto per il contesto in cui è inserito, è quello che si svolge ogni sera, da giugno a settembre, a Es Pujols.

Data la natura del luogo, ovvero un lungomare pieno di bar e ristoranti, saremmo bugiardi a dirvi che l’atmosfera di questa fiera è la stessa che si respira a Sant Ferran o a La Mola. Il mercatino di Es Pujols è l’ideale se volete sperimentare una Formentera un po’ più modaiola e vivace. D’altronde, è nel DNA dell’isola, accogliente a 360 gradi, far convivere un lato hippy ed uno più glamour.

I fari di Formentera: i guardiani silenziosi dell’isola

 Elementi imprescindibili di ogni skyline isolano, i fari da sempre popolano l’immaginario collettivo. Alti e maestosi, proteggono le isole che li accolgono e non è raro che storie e leggende ruotino intorno a questi colossi. A Formentera ci sono ben 3 fari ma, solo due sono in grado di emozionare.
Quello presente al porto di La Savina, infatti, data la sua recente costruzione e le sue dimensioni ridotte, non sprigiona quel fascino misterioso dei grandi e antichi fari. Se volete quindi provare un’esperienza unica recatevi ai fari di Cap de Barbaria e a quello di La Mola. Tornerete a casa con dei ricordi memorabili.

Il faro di Cap de Barbaria, nel versante sud-ovest dell’isola, guarda fiero le coste della grande madre Africa. Il suo nome pare derivi dalla parola -berberi- l’appellativo con cui venivano identificati i popoli dell’attuale Algeria. Alto circa 18 metri, non è purtroppo visitabile al suo interno. Per arrivarci è necessario lasciare l’automobile o il motorino nel parcheggio dedicato e intraprendere una suggestiva passeggiata che vi condurrà al suo cospetto.

Ma la magia di questo posto non è data solo dalla presenza del faro. Poco distante, troverete la Torre Des Garroveret, una delle quattro torri di avvistamento presenti sull’isola. Di forma troncoconica e con una speciale apertura al secondo piano, ci racconta di come non fosse facile la vita sull’isola secoli fa. La necessità di salvaguardare le coste dall’invasione dei pirati era infatti il motivo che fece innalzare queste torri di difesa.
Ma non è finita qui: sempre nei pressi del faro, Madre Natura ha creato uno scenario unico che vi accompagnerà nelle viscere della terra. La Cova Foradada, ovvero una naturale apertura nella roccia, porta ad una terrazza naturale che vi metterà a contatto con l’anima di questa terra. Scendete senza timore grazie alla scaletta posizionata all’ingresso, quello che vi aspetta sarà uno spettacolo indimenticabile.

 

Il faro di La Mola si erge invece sulle scogliere più alte di tutta Formentera, quasi 200 metri di altezza. Inaugurato il 30 novembre del 1861 ospita da poco un interessante museo che racconta la storia di quest’isola. Conoscere il suo passato ed il suo imprescindibile rapporto con il mare, vi farà comprendere come era vivere su un’isola nell’antichità. Una volta terminato il giro nel piccolo museo affacciatevi sulla terrazza che si spalanca direttamente sul mare. Sarà lì che coglierete la magia di questo luogo.

Federica Creti