Ensemble, il nuovo disco del Vittorio Cuculo Quartet al festival “Musica sulle Bocche”

Nella suggestiva e incantevole cornice dell’Anfiteatro La Cava, location situata a Sennori, ridente paesino sardo della provincia di Sassari con poco più di 7000 anime, il Vittorio Cuculo Quartet feat. Gegè Munari, spumeggiante quartetto formato da Vittorio Cuculo (sax soprano e sax alto), Danilo Blaiotta (pianoforte), Enrico Mianulli (contrabbasso) e un’autentica leggenda vivente, Gegè Munari (batteria), sarà ospite alla ventunesima edizione del prestigioso festival jazz internazionale Musica sulle Bocche, organizzato dall’associazione Jana Project sotto la direzione artistica di Enzo Favata.

Il concerto, in programma lunedì 16 agosto alle 21:30, sarà un live di presentazione del nuovo capitolo discografico firmato Vittorio Cuculo Quartet Incontra i Sassofoni della Filarmonica Sabina Foronovana, album intitolato Ensemble. Pubblicato dall’etichetta Wow Records di Felice Tazzini e Francesco Pierotti, il 18 maggio 2021, oltre a due fulgidi talenti come Danilo Blaiotta ed Enrico Mianulli, insieme a una vera e propria istituzione del jazz nazionale e internazionale del calibro di Gegè Munari, in questo progetto figurano i Sassofoni della Filarmonica Sabina Foronovana, importantissimi nell’apportare un significativo contributo a livello di sound, l’aggraziata voce di Lucia Filaci (in Brava), l’ottimo chitarrista e arrangiatore Roberto Spadoni (in Io non Ridevo, Fuga di Notizie e Bye-Ya) e il brillante percussionista Dimitri Fabrizi (marimba in Misty). La tracklist consta di nove brani, di cui Donna Lee (Charlie Parker, arrangiamento di Riccardo Nebbiosi), Misty (Errol Garner, arrangiamento di Riccardo Nebbiosi), Brava (Bruno Canfora, arrangiamento di Riccardo Nebbiosi), My Funny Valentine (Richards RodgersLorenz Hart, arrangiamento di Massimo Valentini anche della live version), Caravan (Juan TizolDuke Ellington, arrangiamento di Mario Corvini) e Bye-Ya (Thelonious Monk, arrangiamento di Roberto Spadoni) sono celebri e rappresentativi standard appartenenti alla tradizione jazzistica (ad esclusione di Brava), mentre Io non Ridevo e Fuga di Notizie sono composizioni originali frutto dell’ispirata vena creativa di Spadoni. Ensemble è un disco ancorato alla tradizione del jazz, ma al contempo è concepito con l’intenzione di far emergere lo spirito di aggregazione fra tutti i musicisti.

Impreziosito dall’incontro fra generazioni e personalità diverse, tutto il materiale musicale trova continuità e amalgama nelle sonorità proposte dal sax del leader del quartetto. Inoltre, Ensemble è arricchito dalle note di copertina scritte da due giganti del jazz come Stefano Di Battista e Paolo Fresu, e da quelle siglate da Eugenio Rubei, patron dello storico jazz club Alexander Platz. Vittorio Cuculo si esprime così sul suo nuovo progetto discografico: «Caratterizzato da uno spirito di incontro, Ensemble rappresenta un’idea di aggregazione fra generazioni diverse ed esperienze differenti, generi e stili musicali anch’essi diversi, mettendo in risalto la dimensione del “Noi”, importantissima nel fare musica, perché ci unisce, ci consente di stare insieme. E oggi, come non mai, questo è di vitale importanza. Inoltre, trattandosi del mio secondo CD (il mio primo è Between), il lavoro comprende un’orchestrazione per strumenti a fiato, dunque testimonia la voglia di condividere il percorso discografico con altri musicisti che suonano il mio stesso strumento. In sostanza, Ensemble è l’idea che il senso dell’appartenenza a un organismo più grande, in questo caso il jazz, debba essere recuperato e rinvigorito, donandogli acqua e linfa, così come si fa con una pianta, per farla crescere bella e robusta».

Dunque, un concerto ad hoc per tutti gli amanti del jazz, in particolare per coloro che sono profondamente legati al mainstream e alla tradizione, nel segno dell’elevatissima qualità di un quartetto capace di regalare emozioni e spettacolo allo stato puro.

Biografia

In possesso di una grande padronanza strumentale, agilità di fraseggio, cantabilità ed estro, nonché profondo conoscitore del linguaggio bebop, Vittorio Cuculo è più che una promessa del sassofono jazz italiano. Il suo percorso di studi è ricco di borse di studio (compresa quella prestigiosissima della “Berklee College of Music” di Boston) e numerosi titoli come, ad esempio, il diploma di laurea presso la “Siena Jazz University” e quella al “Biennio Jazz” presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma con il massimo dei voti, ma fa anche incetta di premi e riconoscimenti come, fra i tanti,  il premio per solisti del “Concorso Randazzo”, il secondo posto al “Premio Internazionale Massimo Urbani” per “Solisti Jazz”, il premio come “Miglior Solista Strumentale” al concorso internazionale “Johnny Răducanu”, lo “European Jazz Award 2020” assegnatogli dal “Tuscia in Jazz Festival”, fino al recentissimo primo premio (ex aequo) ottenuto al “Concorso Nazionale Chicco Bettinardi – Nuovi Talenti del Jazz Italiano” nella “Sezione Solisti”. Nonostante i suoi 27 anni, il sassofonista romano ha già condiviso il palco insieme a svariati nomi altisonanti del jazz italiano e internazionale, sia in contesti orchestrali che in formazioni ridotte, tra i quali: Bob Franceschini, Mark Sherman, Jesse Davis, Javier Girotto, Gegè Munari, Stefano Di Battista, Enrico Pieranunzi, Roberto Gatto, Enrico Intra, Marcello Rosa, Paolo Damiani, Massimo Nunzi, Maurizio Giammarco, Mario Corvini, Claudio Corvini, Maurizio Urbani, Emanuele Urso, Adriano Urso, Roberto Spadoni, Danilo Blaiotta, Enrico Mianulli, Greta Panettieri. Oltre a esibirsi in tutta Italia, sia nei famosi club che nei festival di prestigio, il suo talento è stato apprezzato pure fuori dai confini nazionali, in nazioni quali Polonia, Belgio, Francia, Russia, Germania, Romania. Diverse anche le sue esperienze mediatiche di una certa rilevanza, come Webnotte (Repubblica TV) e Rai Radio 3.