Debutta a Selinunte “Danza delle Baccanti” di Remo Anzovino, quando l’arte ritorna nella culla della bellezza dei teatri di pietra

Quando un incontro fra artisti è felice genera sempre qualcosa di nuovo ed affascinante. E’ quello che accadde a marzo durante la seconda data palermitana, al Teatro Agricantus, di “Atelier”, il tour di presentazione dell’ultimo album del pianista e compositore friulano Remo Anzovino che ne celebra vent’anni di musica. Il pianista di Pordenone ospitò sul palco l’attore Sergio Vespertino e l’armonicista Giuseppe Milici ed oggi quella nuova amicizia si traduce in un progetto dal vivo inedito, pensato e messo in scena da Anzovino, con la produzione della Cooperativa Agricantus di Palermo: “Danza delle Baccanti. Da Van Gogh a Frida Kahlo – Un viaggio tra musica e arte” mette insieme il pianoforte di Anzovino, tra i più eclettici protagonisti della musica strumentale contemporanea (con oltre trenta milioni di streaming sulle principali piattaforme digitali), l’armonica di Giuseppe Milici, il basso di Filippo De Salvo e la verve attoriale di Sergio Vespertino, mattatore dalla sensibilità istrionica.

E la Sicilia ospita quattro date speciali di questo spettacolo – un omaggio vibrante all’arte attraverso musica e parola recitata – che si inserisce nell’alveo del tour internazionale di successo del progetto “Atelier”, che porterà Anzovino a novembre in Giappone. Il debutto sabato 9 agosto all’ombra del Tempio di Hera, nell’area archeologica di Selinunte, le repliche domenica 10 agosto nell’area archeologica di Solunto (Santa Flavia – Palermo), lunedì 11 agosto nell’area archeologica di Himera (Termini Imerese – Palermo) e mercoledì 13 agosto nell’area archeologica di Eraclea Minoa (Cattolica Eraclea – Agrigento). Faranno da cornice allo spettacolo alcune delle più belle aree archeologiche della Sicilia, quelle inserite nel circuito di “Teatri di Pietra”.
«L’intuizione è questa – racconta Anzovino – sostanzialmente lo spettacolo unisce la mia musica, arricchita dalla presenza dell’armonicista palermitano Giuseppe Milici e del bassista pugliese Filippo De Salvo, con la capacità attoriale di Sergio Vespertino, e il mondo dell’arte. Uno spettacolo costruito con un prologo, un epilogo e tre grandi quadri di narrazione dove la padrona fa la musica. Il titolo “Danza delle Baccanti. Da Van Gogh a Frida Kahlo” incarna l’idea che questi meravigliosi teatri di pietra che rappresentano l’origine della musica, quindi idealmente la danza delle Baccanti, per la prima volta si ritrovano a festeggiare tre grandi artisti che sono Vincent Van Gogh, Paul Gauguin e Frida Kahlo».
In queste suggestive cornici sarà il pianoforte di Remo Anzovino, con le sue note pulsanti e visionarie, a dare forma sonora a una danza dell’anima, capace di evocare come spiriti erranti tre icone dell’arte del Novecento: Frida Kahlo, Vincent Van Gogh e Paul Gauguin. Artisti che hanno vissuto ai margini, attraversando confini fisici, culturali e interiori, in una continua tensione creativa tra dolore e visione. In scena, Sergio Vespertino, ispirandosi ai racconti di Salvatore Ferlita e Gianfranco Perriera, presterà voce e anima ai tormenti creativi dei tre grandi artisti, restituendone le passioni, le lacerazioni interiori e le visioni. Ad arricchire ulteriormente questo spettacolo immersivo in cui musica e teatro si intrecciano per celebrare la forza vitale dell’arte, l’armonica di Giuseppe Milici, capace di fondere emozione e magia, e il basso di Filippo De Salvo.

Lo spettacolo prende il titolo da “Danza delle Baccanti”, tema del docufilm “Pompei” di Pappi Corsicato del 2021 con la voce narrante di Isabella Rossellini e la colonna sonora originale di Remo Anzovino, che incarna lo spirito del teatro di pietra: «Ognuno di questi teatri di pietra che ospiterà lo spettacolo sarà idealmente Pompei, origine dell’arte e dell’uomo – spiega il pianista di Pordenone con radici familiari partenopee -. Lo spettacolo ha una struttura dove c’è un prologo, quattro blocchi musicali ed un epilogo, tutto basato chiaramente sulla musica dell’arte e su tutte le colonne sonore che io ho composto per i film d’arte. Vespertino con la sua arte attoriale farà tre quadri sui tre grandi artisti – Van Gogh, Frida Khalo e Paul Gaughin – che si inseriscono nella struttura narrativa musicale dello spettacolo».

Nell’alveo di un tour internazionale di successo dell’album “Atelier” – pubblicato a inizio anno da Decca con distribuzione Universal per celebrare 20 anni di musica del compositore e musicista friulano, album che debuttò al settimo posto  nella classifica primi dei vinili più venduti, per settimane tra i dischi strumentali in assoluto più venduti in Italia e che a novembre sarà pubblicato in Giappone -, le parentesi siciliane di “Danza delle Baccanti” offrono ad Anzovino l’opportunità di approfondire un rapporto artistico con Sergio Vespertino e Giuseppe Milici avviato lo scorso marzo durante le due date di “Atelier” a Palermo. Anzovino: «E’ una scaletta musicalmente ricchissima, fatta di venti brani. Un concerto che unisce e traduce l’emozione dei luoghi con la voce narrante di Sergio Vespertino. Attraverso il prologo e l’epilogo, questa favola che abbiamo immaginato è quella di far agire in quei luoghi, far passeggiare in quei teatri, tre grandissimi artisti della storia dell’arte, l’olandese Van Gogh, la messicana Frida Kahlo, il francese Gauguin facendoli riconnettere con l’origine dell’arte, con l’origine della bellezza. Questo è frutto del bellissimo incontro che c’è stato nelle date palermitane di “Atelier” di marzo, c’è stata una magia nell’incontro con Sergio e Giuseppe e da lì è nata l’idea di costruire uno spettacolo musicale che racconta l’arte. Di Vespertino mi piace la sua solidità sul palcoscenico. Milici, poi, è un musicista straordinario, a cui concedo tanto spazio vedi il tema di Frida Kahlo o nella cover di “Estate” di Bruno Martino».

 

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