DA PERDERE LA TESTA: al via dal 29/09 la nuova stagione del TEATRO BIBLIOTECA QUARTICCIOLO

Si riparte! Mercoledì 29 settembre il Teatro Biblioteca Quarticciolo alza il sipario con una nuova stagione, sul solco del lavoro intrapreso negli anni dall’attuale direzione e cioè di fare teatro per creare comunità, di decentrare la creazione artistica contemporanea per raccontare il presente attraverso spettacoli, performance, residenze, laboratori, incontri e una programmazione per le nuove generazioni in grado di creare una connessione sempre più vitale tra la comunità artistica nazionale, gli spettatori e il tessuto urbano e sociale in cui il Teatro opera.

 

«Sarà una “stagione da perdere la testa”», spiegano Giorgio Andriani, Antonino Pirillo e Valentina Marini alla guida del TBQ dal 2020. «Ispirandoci all’idea di cultura come fatto pubblico e collettivo, Da perdere la testa è soprattutto lasciare uno spazio sospeso, privo di giudizi, che va componendosi in una pluralità di voci e storie artistiche, grazie all’immaginazione libera di chi crea, di chi programma, di chi guarda. Da perdere la testa è accendere di vita la casa altrimenti disabitata dei teatri».

 

Il Teatro Biblioteca Quarticciolo è parte del sistema Teatri in Comune di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura con il coordinamento gestionale di Zètema Progetto Cultura.

 

anteprima di stagione – Apre, come prologo dal 29 settembre all’1ottobre, la rassegna CondiVisa. Teatri in movimento lungo l’acquedotto, in collaborazione con Fortezza Est di Tor Pignattara. Il primo spettacolo Mi manca Van Gogh, in scena venerdì 29, è un monologo scritto, diretto e interpretato da Francesca Astrei. Durante una visita guidata in un museo, il commento a un quadro di Van Gogh da parte di una giovane guida turistica, si trasforma in un flusso di coscienza che tesse un legame tra la vita dell’artista olandese e l’esperienza di un’amica di infanzia della narratrice: storie apparentemente distanti ma che si mescolano in continuazione, raccontate con leggera e mai dissacrante ironia tra aneddoti, fobie comuni, speranze e disillusioni.

Segue sabato 30 Tutte le persone vive di Rosalinda Conti con Giordana Morandini, diretta da Lorenzo Montanini in un lavoro che ragiona sul rapporto tra l’essere umano e la natura, ponendo una riflessione profonda sulla vita attraverso l’inattesa scoperta della morte di un albero.

Infine, domenica 1 ottobre chiude l’anteprima di stagione F.O.M.O. Fear of missing out, spettacolo ideato e diretto da Francesca Lombardo che indaga la contemporanea dipendenza da social network e l’ansia sociale di rimanere esclusi se disconnessi. Sulla scena: Valentina Buoninconti, Marcella Di GiacomoMarzia Meddi, tre prototipi di profili social da cui sbirciare dinamiche comuni, l’artista impegnata, la giovane modella che presta il suo corpo a qualche marca di moda, la “yogina” che tenta di mantenere autentico il proprio respiro nonostante uno schermo e un pubblico giudicante. L’ambiente sonoro è di Samuele Cestola.

 

la stagione. I trimestre fino al 23 dicembre – La programmazione del TBQ entra nel vivo venerdì 6 ottobre (repliche sabato 7 e domenica 8) con il Gruppo della Creta che presenta Beati Voi che pensate al successo noi soli pensiamo alla morte e al sesso, scritto da Tommaso Cardelli, Tommaso Emiliani e Alessandro Di Murro, che firma anche la regia. Uno spettacolo irriverente che, partendo dalle opere di Juan Rodolfo Wilcock, grazie a dispositivi scenici efficaci, si prende gioco delle macerie della società dei consumi e deride l’evoluzione che punta solo al progresso tecnologico e che crea la falsa illusione di esserne tutti protagonisti. Musiche originali di Enea Chisci.

Si prosegue, sabato 11 e domenica 12 novembre, con Dario De Luca che porta in scena – nella riscrittura di Marcello D’Alessandro – la fiaba calabrese “Re Pepe” raccolta da Letterio Di Francia, fine letterato calabrese nato a Palmi nel 1877 e massimo studioso della novella italiana. Nella restituzione teatrale di questo racconto popolare, che il regista e autore di Scena Verticale ha titolato: Re Pipuzzu fattu a manu. Melologo calabrese per tre finali, il dialetto calabrese si mescola con l’italiano, accompagnato dalle sonorizzazioni di Gianfranco De Franco. Dario De Luca presta corpo e voce a questa storia semplice con echi dell’Oriente e delle “Mille e una notte”, delle storie dei fratelli Grimm e di quelle di Perrault e Basile, ma che ha messo radici tra castagneti e uliveti e che profuma di impasti infornati e ha il rumore assordante delle cicale della nostra terra.

Sabato 18 e domenica 19 novembre, la performance RMX, ideata da Pietro Angelini e Francesca Santamaria, è una riflessione sul mito di Narciso in chiave contemporanea e sul concetto di “remix”, sull’opportunità offerta dai media odierni di generare contenuti a basso costo. Utilizzando i propri smartphone come dispositivo drammaturgico, i performer manipolano contenuti audiovisivi (sfruttando i tools offerti dai social network: stories, reel, filtri, loop, ecc.) e il racconto diventa una metafora della mediazione tra il reale e il virtuale. Nella società della performance siamo tutti autori e fruitori, produttori e consumatori. Per dirla con una parola coniata da Alvin Toffler siamo tutti Prosumer della stessa fantasmagoria.

Di Ridere Di Piangere Di Paura è il lavoro scritto e interpretato da Gioia Salvatori, con la regia curata insieme a Gabriele Paolocà, in scena sabato 25. Uno spettacolo a metà tra la prosa e la poesia in musica, quella discreta e necessaria del jazzista Simone Alessandrini, con lei sul palco. La protagonista affida ai versi le domande fondamentali dello stare al mondo, oggi, in questo presente pieno di distrazioni, di egotismi, di vizi di forma. Lo spettacolo procede come già indicato dal titolo del testo: si ride, si piange, si ha paura tra lagnazioni, scrosci dei sentimenti e tutta la scalata dei nostri disagi primi e ultimi, sospiri e altri grossi inconvenienti dello stare al mondo.

Dall’1 al 3 dicembre Eleonora Danco arriva con Ragazze al muro, lo spettacolo che ha segnato il suo debutto a teatro. Scritto nel 1996 in slang romano e diventato subito un cult rappresentato in tutta Italia, non veniva messo in scena dal 1998. Dopo ventitré anni dall’ultima replica e ventisei da quando è stato scritto resta un testo attualissimo, comico, divertente, che al tempo stesso tratta la solitudine delle periferie e l’adolescenza, attraverso una scrittura visionaria, pittorica, poetica ed estremamente attuale. Due ragazze aspettano un autobus, la matta Sonia e l’ingenua Maria. Un autobus che forse non prenderanno mai. Sulla scena con Eleonora Danco, anche Beatrice Bartoni.

Sabato 9 il Christmas Live AID del Roma Rainbow Choir diretto da Francesco Leineri, in collaborazione con il Circolo di Cultura Omosessuale “Mario Mieli”, è una sintesi del percorso artistico degli ultimi anni di attività del primo coro LGBTQI+ nato in Italia per diffondere la cultura del rispetto per le differenze e per il riconoscimento di pari diritti. Il repertorio proposto spazia dalla musica polifonica profana del XVI secolo fino a brani attuali e iconici della comunità LGBTQI+ e affianca nello stesso concerto Madonna a Orlando di Lasso, Josquin Desprez a Britney Spears, John Dowland a Raffaella Carrà, con l’unico scopo di praticare un’azione corale collettiva nella gioia del cantare insieme. La serata è a ingresso gratuito, ma è possibile fare una sottoscrizione, il cui ricavato andrà a supportare le attività di sportello PREP del CCO Mario Mieli.

Una commedia per le feste da martedì 20 a sabato 23, è Natale in casa Cupiello, spettacolo per attore cum figuris, un originale allestimento per la regia di Lello Serao, omaggio all’opera di Eduardo De Filippo ideato da Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia, quest’ultimo anche interprete sulla scena insieme a sette grandi pupazzi realizzati da Tiziano Fario, autore dell’intera scenografia. Lo spettacolo, fedele al testo di Eduardo, evoca le vicende della famiglia Cupiello e vede Saccoia impegnato in una sorprendente performance, impreziosita – a livello visivo – dagli elementi del teatro di figura e capace di incantare il pubblico tra magie e sussulti. Da non perdere.

 

teatro per le nuove generazioni – Più ricca che mai, torna anche quest’anno la stagione dedicata ai giovani spettatori del Teatro Biblioteca Quarticciolo, curata da Federica Migliotti.

Domenica 29 e lunedì 30 ottobre Mirrors della Compagnia Fuori Contesto è lo spettacolo scritto e diretto da Emilia Martinelli con scenografie digitali, ispirato ad “Alice nel paese delle Meraviglie”. I protagonisti qui sono due amici Alix e Alex – Carlotta Solidea Aronica  e Michele Breda – stretti in un viaggio di scoperta, dove l’immaginazione sembra essere l’unica possibilità per svelare il mistero della crescita.

Con lo spettacolo Il segreto di Barbablù della Compagnia Teatro Perdavvero Marco Cantori e Diego Gavioli raccontano domenica 5 e lunedì 6 novembre una storia di paura attraverso un linguaggio che permette ai giovani spettatori di attraversare questa emozione fondamentale con canzoni suonate e cantate dal vivo, con la comicità e grazie a scenografie e giochi teatrali.

Carla Taglietti e Valentina Turrini sono Le Strologhe e dal 2005 portano in giro per l’Italia spettacoli e racconti, narrati attraverso il loro “teatrino a manovella” e intonando canti e musiche per accompagnare lo spettatore magicamente lungo un incredibile viaggio nella fantasia. Lo spettacolo che presentano al TBQ domenica 10 e lunedì 11 dicembre dal titolo Le dodici notti. Racconti, canti e suoni dell’Inverno, del Natale e dell’Epifania, con le illustrazioni Marina Girardi, pesca nei ricordi di storie invernali, profumate di zenzero e cannella e crepitanti come la fiamma nel camino, che parlano di luoghi vicini e lontani, del solstizio, del gelo, della neve, del riposo della terra, di apparizioni di misteriose Signore dell’Inverno che camminano nei boschi innevati. Fiabe che raccontano di fatti magici che possono accadere soltanto nelle notti che vanno dal Natale all’Epifania, appunto “Le dodici ootti”.

Domenica 17 e lunedì 18 dicembre la Compagnia TeatroViola presenta Lo spirito del Natale, lettura scenica di Federica Migliotti e Paolo Civati liberamente ispirata a “Canto di Natale” di Charles Dickens. A un grande tavolo apparecchiato con dolci e addobbi natalizi, stanno seduti i due attori che, sorseggiando tè fumante e servendosi di alcuni oggetti, rileggono un classico che appartiene a molte generazioni. Una storia senza tempo che parla del Natale, a tutte le età, e fa riflettere sulla possibilità, sempre aperta, di poter cambiare, di poter rimediare agli errori, di essere generosi e solidali con gli altri. Un’occasione per entrare delicatamente nel mondo di Dickens e al tempo stesso giocare col nostro presente.

 

Progetto Speciale: Lotto TBQ – Uno spazio di ricerca fino al 20 novembre per il teatro e la danza con residenze, laboratori e incontri dove la comunità artistica e il tessuto cittadino si incontrano per sperimentare nuove visioni del contemporaneo.

Il titolo LOTTO TBQ è suggerito dalla morfologia del Quarticciolo che è costituito da 11 lotti dove idealmente il Teatro Biblioteca Quarticciolo diventa un dodicesimo lotto, il lotto della cultura e della creazione artistica ma anche il luogo della lotta e della resistenza agli stilemi omologanti del produrre le arti performative.

Tra gli ospiti Greta Tommesani, che con CA-NI-CI-NI-CA porta la leggerezza del suo sguardo mescolato a una profonda riflessione politica legata allo sfruttamento nel mondo del lavoro; Giovanni Onorato, che con A.L.D.E non ho mai voluto essere qui coniuga poesia e ironia (entrambi i progetti debutteranno in prima nazionale al REF23). E ancora, Adriana Borriello che proprio a Lotto TBQ prosegue il percorso coreografico di Timelessness Dances focalizzato sulla relazione suono/movimento; Michela Aiello che con il suo omaggio tra danza butoh e marionetta, Prayer for quiet, ripercorre l’incredibile parabola del danzatore Kazuo Ono, che iniziò a danzare a 51 anni e non smise fino alla sua morte a 101; Arkadi Zaides che con The Cloud attenziona la ricerca sul recente tentativo della Russia di invadere l’Ucraina, in cui Chernobyl è stato il primo luogo preso dalle forze russe.

LOTTO TBQ sarà arricchito anche da diverse attività collaterali e percorsi di visione in collaborazione con la rivista Teatro e Critica, e ospiterà la mostra fotografica di Irene Tomio This is a Male Nipple. Am I Censored Enough? sulla censura del corpo femminile sui social. Sono previsti anche due laboratori teatrali Chi è di scena?, pensati per bambine e bambini del Municipio V di età compresa tra i 6 e i 13 anni da Danilo Turnaturi/ Compagnia TeatroViola. E, visto che il Teatro nasce in un ex mercato comunale coperto, sarà riproposta l’iniziativa TBQ a KM0 che offre l’opportunità agli abitanti del Quarticciolo, e non solo, di poter ritirare la propria cassetta della frutta. Infine, per lasciare al pubblico del materiale di riflessione e di lettura su tematiche di attualità, sarà distribuito gratuitamente l’editoriale TBQvoices che, sotto il titolo MANIFESTO, raccoglie i manifesti poetici di svariate comunità di interesse e associazioni portatrici di messaggi identitari di attuale rilevanza. Una grande attenzione sarà riservata ai piccolissimi abitanti del Quarticciolo – molti dei quali vittime della dispersione scolastica – attraverso una chiamata pubblica a raccogliere materiali scolastici da destinare a tutti i bambini del quartiere.

LOTTO TBQ è realizzato da E.D.A. in Ati con il Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita|Spellbound e il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro – Anno 2023 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali.

 

Incontri – Prosegue TBQLetteraturaDuemila, progetto del TBQ in collaborazione con Biblioteche di Roma, a cura di Francesca De Sanctis. Ospite in via di definizione.