Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze: un centinaio di candidati

Rho – Dal mese di ottobre 2023 è partito l’iter per dare continuità al Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, progetto interrotto nel corso della pandemia. L’assessorato alla Scuola, coordinato da Paolo Bianchi, sta lavorando in collaborazione con la cooperativa sociale La Fucina, formando i giovanissimi studenti sui temi della partecipazione democratica.

Al momento sta per partire la fase delle campagne elettorali. A fine mese o, al massimo, ai primi di marzo,  si terranno le elezioni nelle diverse scuole che aderiscono al progetto: gli studenti di ciascuna delle sette scuole potranno eleggere tre rappresentanti, per formare un consiglio di ventuno componenti. Al primo incontro, i 21 consiglieri eleggeranno al loro interno un sindaco, un vicesindaco e un segretario, chiamati poi a rapportarsi con le istituzioni comunali.

La sera dell’8 febbraio (l’incontro si può rivedere sulla pagina YouTube streaming del Comune di Rho) la presentazione del Consiglio dei ragazzi e delle ragazze è stata proposta online ai genitori. Sono intervenuti l’assessore Paolo Bianchi, il presidente del Consiglio Comunale di Rho Calogero MancarellaFrancesca Rossini della cooperativa sociale La Fucina, affiancata dall’educatrice Chiara Tagliabue che, con Filippo Azimonti, lavora nelle scuole con gli studenti.

 

I ragazzi di oggi sono gli adulti di domani, è importante formarli rispetto all’importanza delle istituzioni democratiche nella rappresentanza dei bisogni e degli interessi di ciascuno – ha ricordato Calogero Mancarella – Vorremmo poter contare, domani, su adulti consapevoli dei valori della democrazia. Viviamo un tempo in cui si pensa di costruire autorità prescindendo dal modello democratico e nelle scuole, talvolta, assistiamo a episodi in cui viene meno il riconoscimento della autorità degli insegnanti. Occorre ricordare a tutti come nascono gli organi elettivi, non conta ottenere un ruolo ma arrivarci attraverso il riconoscimento di compagne e compagni di scuola, per portare avanti le loro istanze, condividendole. Un percorso arricchente per i ragazzi e anche per i genitori, che spero di incontrare alle sedute del nostro Consiglio comunale”.

 

Le nostre scuole sono inserite in tanti progetti, questo è fortemente voluto dal Sindaco Andrea Orlandi e dal Consiglio comunale – ha chiarito Paolo Bianchi – I ragazzi possono imparare a essere cittadini attivi, nostro compito è accompagnarli e ascoltarli. Ringraziamo anche i genitori, fondamentali per insegnare ai figli ad assumersi responsabilità per la propria scuola e per il bene comune. Se inizieranno ad avere consapevolezza fin da piccoli, domani potranno spendere del tempo per gli altri, in vari campi: politica, volontariato, professioni. E’ importante imparare ad ascoltare desideri e bisogni, far crescere la collaborazione”.

 

Il progetto si è interrotto a causa della pandemia, ma questa Amministrazione comunale lo ritiene fondamentale per le politiche giovanili del territorio – ha detto Francesca Rossini – Siamo contenti della partecipazione dei ragazzi: tutte le secondarie di primo grado pubbliche e le due paritarie hanno aderito e abbiamo raccolto un centinaio di candidature. Questo è un progetto ambizioso, si lavora sulla dimensione di cittadinanza attiva dei cittadini di domani. Imparare ad agire in modo responsabile nella comunità, in queste fasi di disinvestimento nei confronti della politica e delle istituzioni, può apparire utopico ma la risposta ottenuta ci conforta. Da anni lavoriamo sui processi partecipativi dal basso, l’alleanza del mondo adulto è importante, poi tutto nasce a scuola, dove emergono le competenze di generosità sociale e civile. Terzo elemento fondamentale è la pubblica amministrazione, chiamata ad affiancare insegnanti e famiglie, prime supporter dei candidati. Purtroppo negli istituti superiori si sta perdendo il tema della rappresentanza, si fatica a trovare candidati come rappresentanti di classe o di istituto: dobbiamo recuperare, perché su questo si poggia la democrazia”.

 

Chiara Tagliabue ha lavorato nelle classi, dove i ragazzi hanno apprezzato la possibilità di essere ascoltati: “Ora devono entrare in campagna elettorale e proporre idee da realizzare, confrontandosi con gli altri perché siano il più possibile condivise. Finora si è parlato di miglioramento degli ambienti scolastici ma anche di attenzione ai parchi e agli spazi green, di viabilità , di sport e piste ciclabili. Presto organizzeremo gli election days, con voto segreto, in orario extrascolastico. Gli eletti saranno attivi per due anni scolastici. Potranno sviluppare la loro capacità di stare in pubblico”.

 

I genitori sono stati quindi coinvolti in una attività proposta agli studenti: anche a loro è stato chiesto quali caratteristiche dovrebbe avere un rappresentante. Queste le loro risposte: “Empatia, gentilezza,  trasparenza, responsabilità, cultura, rispetto delle regole, saper ascoltare, lealtà, autorevolezza, uguaglianza, legalità, senso della giustizia, onestà, solidarietà, consapevolezza, chiarezza, intelligenza”.