Agricantus: da lunedì 18 al 23 agosto Sergio Vespertino, Antonio Pandolfo e Mary Cipolla

Tre grandi artisti siciliani si alterneranno sul palcoscenico del Teatro Agricantus di Palermo da lunedì 18 a sabato 23 agosto. Il teatro diretto da Vito Meccio inaugura la settimana successiva a Ferragosto con “Essere o non essere Shakespeare”, la nuova produzione della Cooperativa Agricantus che ha girato per la Sicilia sarà riproposto a Palermo, dove ha debuttato,  lunedì 18, giovedì 21 e sabato 23 agosto, sempre alle ore 21 (informazioni e prenotazioni al numero 091 309636, biglietti su www.agricantus.cloud ).
Lo spettacolo, scritto a quattro mani dallo stesso Sergio Vespertino con Salvatore Ferlita, si avvale del  contributo registico di Gianfranco Perriera, delle musiche originali eseguite dal vivo dalla fisarmonicista Virginia Maiorana e delle scenografie di Giuseppe Ciaccio. Per questo spettacolo Sergio Vespertino –  artista che ha saputo trasformare la tradizione comico-popolare in un linguaggio teatrale raffinato, profondo e personale – veste i panni di un ricercatore instancabile e appassionato che indaga la figura di William Shakespeare, il Bardo per eccellenza.
Con l’ostinazione di un cane da tartufo, il professore ha setacciato manoscritti, codici e pergamene, studiando ogni saggio e monografia dedicata al drammaturgo, in ogni lingua possibile. Sguazza nelle opere shakespeariane come un pesce nell’acqua, smontandole e rimontandole con gusto, assaporando metafore, allitterazioni, rimandi poetici e segrete allusioni. Non solo alla ricerca del mistero dell’ispirazione, ma teso a scoprire un dettaglio decisivo, una prova inconfutabile che svelino l’identità dell’autore.

«Nel corso dello spettacolo parlo di lui, non delle sue opere, e lo metto in discussione – spiega Sergio Vespertino -. A ben vedere ci sono davvero pochi elementi che possano svelarci la vita del Bardo, avvolto com’è da un’aurea di mistero e di leggenda. Basti pensare che se ne perdono le tracce per sette anni… e poi le sue opere! Oltre alle più famose notoriamente ambientate nel nostro Paese, ce ne sono almeno quindici che profumano d’Italia… una questione di dettagli. Ecco che mi sono chiesto: e se qualcuno avesse abilmente costruito un grande bluff?». Ne viene fuori un irresistibile tour de force in cui il pubblico viene trascinato dall’entusiasmo e dallo spirito visionario del professore, attraverso i capolavori e i segreti della vita di Shakespeare. Il tutto, condito dall’inconfondibile ironia e dalla verve istrionica di Sergio Vespertino, mattatore capace di incantare e divertire con leggerezza e profondità.
Martedì 19 alle ore 21 torna in scena al Teatro Agricantus il fortunato “Senza offesa” di e con Antonio Pandolfo. Con l’ironia flemmatica che lo contraddistingue Pandolfo in questo spettacolo analizza la crescente pressione a cui tutti siamo sottoposti: ansie, paure ed incertezze alle quali cerchiamo di reagire. E anche se cambiano i tempi e i punti di vista, rimane invariata quella spasmodica ricerca della felicità che spesso passa attraverso stereotipi sociali che si fondano su un benessere fittizio, apparente e talvolta irreale.

«Questo spettacolo vuole essere un invito ad alleggerire – dice Antonio Pandolfo – in tempi in cui abbiamo raggiunto livelli di esaurimento e intolleranza mai visti. Viviamo quotidianamente dando troppo valore a cose effimere come bellezza, soldi e possesso di oggetti, mentre abbiamo perso di vista gli altri e, soprattutto, la visione d’insieme. Ecco,  “Senza offesa” è uno spettacolo che promuove l’inclusione».

Mercoledì 20 agosto alle ore 21 salirà sul palco di via XX Settembre una fuoriclasse e veterana della comicità nostrana, amatissima dal pubblico: Mary Cipolla che proporrà il suo “Come si può spiegare?”

Una domanda di cui l’artista si servirà abilmente per tessere un filo conduttore atto a snocciolare una serie di pezzi teatrali, tra monologhi a personaggio e “chiacchierate” col pubblico.

Mary Cipolla nel corso dello spettacolo passerà in rassegna svariati argomenti senza temere i temi più scottanti come quelli legati al sociale e alla più stretta attualità: il ruolo della donna e la parità di genere, la bassa natalità italiana, il lavoro tra mobilità e tutele, i rapporti di coppia e anche l’intelligenza artificiale, per sfociare in una dissacratoria quanto esilarante indagine sui “mal di pancia”  dell’anima e del corpo. Tra i suoi tanti personaggi  non mancherà qualche incursione della Signora Lo Piccolo, personaggio ormai iconico e molto caro al pubblico.