CUNEO: SCRITTORINCITTÀ XXIV EDIZIONE

Cuneo – Si conclude domani, domenica 20 novembre, scrittorincittà, l’atteso festival letterario, che fin dalla prima edizione ha registrato una straordinaria partecipazione di pubblico, quest’anno all’insegna del tema aria.

Il festival è un’iniziativa del Comune di Cuneo, in collaborazione con la Provincia di Cuneo e la Regione Piemonte, ed è organizzato dall’Assessorato per la Cultura del Comune di Cuneo e dalla Biblioteca civica. L’iniziativa è sostenuta dai main sponsor Fondazione CRC, Fondazione CRT e Fondazione Compagnia di San Paolo, dagli sponsor Confindustria Cuneo, WeCuneo, Confcommercio Cuneo, dagli sponsor tecnici Open Baladin, Birra Baladin, CIA Cuneo, Auto Mattiauda, Cuneo Rent, Informatica System, Castelmar, Copro, Coldiretti Cuneo, Campagna Amica, e con la collaborazione di ACDA-Azienda Cuneese dell’Acqua, ABL-Associazione Amici delle Biblioteche e della Lettura, Promocuneo, ALC-Associazione Librai Cuneo e ATL-Azienda Turistica Locale del Cuneese.

 

La manifestazione è realizzata con il Patrocinio della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea e la media partnership di Radio GRP.

Il programma è a cura di Stefania Chiavero, Matteo Corradini, Raffaele Riba, Giorgio Scianna, Andrea Valente.

 

L’aria è il tema conduttore di quest’anno. L’aria è invisibile, e ce ne accorgiamo solo se manca. È leggera, leggerissima, e diventa forte solo quando si muove. È intorno a noi, è dentro di noi, fa parte di noi. Al mattino la si cambia, per cominciare la giornata. Per tutto il giorno abbiamo desiderio di aria, che sia buona e nuova. A volte vorremmo cambiare aria, e non solo alle stanze di casa. Aria è lo spazio che abbiamo davanti per costruire, essere liberi, muoverci. Aria è quella che manca quando ci sentiamo oppressi. Aria è l’ora di diritto che abbiamo tutti, anche in carcere. Le parole dei libri rimangono nell’aria, fuggono dalla carta e ci accompagnano, cambiandoci. L’aria diventa una riflessione sul senso delle cose, attraverso le parole e le immagini. È respirare per sentirsi vivi, è amore per il pianeta e per la sua natura, è la forza dello sport, è la scienza che ci permette di progredire. Con i ragazzi e le ragazze, l’aria è lo spazio per volare, è il luogo della fantasia, è quella che manca quando ti innamori e non sai che fare. È quella che vuoi, e la desideri tanto, dopo due anni passati chiusi in casa. È uno spazio da costruire, insieme. Aria è una città da pensare, che non è fatta solo di edifici e strade, ma soprattutto di quello che le riempie.

 

Gli ospiti dell’ultima giornata saranno gli Aedopop (Giorgio Personelli e Pierangelo Frugnoli), Marco Balzano, Francesco Battistini, Roberto Battiston, Cristina Bellemo, Matteo B Bianchi, Marco Bosonetto, Cristina Caboni, Annalisa Camilli, Antonio Di Bella, Cristina Di Canio, Fedoua El Attari, Franco Faggiani, Pier Mario Giovannone, Olivia Laing, Davide Longo, Marco Malvaldi, Giovanna Mantegazza, Alessandra Minello, Chiara Morosinotto, Teo Musso, Luca Occelli, Piergiorgio Odifreddi, Paolo Pagliaro, Telmo Pievani, Pif, Massimo Polidoro, Lorenzo Pregliasco, David Quammen, Domenico Quirico, Matteo Saudino, Daniele Scaglione, Yeva Skalietska, Sofia Spennacchio, Sualzo, Miriam Tahri, Gek Tessaro, Federico Tisi, Benedetta Tobagi, Miriam Toews, David Valentini, il duo Warm Morning Brothers (Simone e Andrea Modicamore).

 

Alle 9.30 una nuova colazione letteraria nella storica cornice dell’Open Baladin, questa volta con Cristina Di Canio (La libraia tascabile, Giunti), libraia che sa trovare i libri giusti, che introdotta da Stefania Chiavero racconterà al pubblico la sua esperienza. Stesso orario, al Centro incontri in sala Rossa, Luca Occelli renderà omaggio a Beppe Fenoglio tramite la lettura di due suoi racconti: Quell’antica ragazza e Il gorgo.

Alle 10.30, al Centro incontri in sala Falco, l’incontro Rendiconti, Cuneo 2022 (Nerosubianco), curato dalla Biblioteca civica. Stefania Chiavero, Dora Damiano, Piero Dadone e Roberto Martelli e Tiziano Tani intervisteranno i protagonisti di tante esperienze che, insieme, raccontano un anno della nostra città. Al Teatro Toselli tornerà il teatro disegnato di Gek Tessaro per i più piccoli; regia di Lella Marazzini. Al Rondò dei talenti la giovane ucraina Yeva Skalietska (Tu non sai cos’è la guerra. Diario di una ragazza ucraina, DeAgostini) racconterà la guerra che sta preoccupando il mondo, intervistata da Matteo Corradini.

 

Alle 11.00 al Centro incontri in sala Blu, Francesco Battistini (Fronte Ucraina. Dentro la guerra che minaccia l’Europa, Neri Pozza) rifletterà insieme ad Annalisa Camilli (Un giorno senza fine. Storie dall’Ucraina in guerra, Ponte alle Grazie) su quanto sta accadendo in Ucraina, attraverso piccole e grandi storie, in un incontro moderato da Antonio Ferrero. In sala rossa Cristina Caboni presenterà il suo inno alla natura La via del miele (Garzanti), un romanzo sulla magia delle api e la difesa del loro mondo, insieme a Saverio Simonelli. In sala Robinson Pier Mario Giovannone presenterà il capolavoro di Charles Dickens in un adattamento per piccoli lettori (Oliver Twist di Charles Dickens, Gallucci). Nella Biblioteca 0-18 una passeggiata sonora in compagnia di Cristina Bellemo, a partire dalla collana per piccolissimi Come fa (Il Castoro; con le illustrazioni di Gaia Bordicchia).

 

Sempre alle 11.00 al Cinema Monviso, l’acclamato divulgatore scientifico David Quammen (Senza respiro. La corsa della scienza per sconfiggere un virus letale e Spillover. L’evoluzione delle pandemie, entrambi Adelphi) rifletterà sulle mosse e sulle contromosse del virus, a partire da Sars-CoV-2, in dialogo con Andrea Vico. All’Open Baladin, Matteo Saudino (Ribellarsi con filosofia, Vallardi) insieme ad Andrea Valente cercherà di capire se la filosofia può aiutarci a sciogliere i nostri pensieri e a risolvere problemi insormontabili.

 

Alle 14.30 al Centro incontri, sala Blu, Marco Malvaldi, in dialogo con Stefania Chiavero, presenterà Chi si ferma è perduto (Sellerio), la storia di Serena Martini, chimica di formazione e casalinga perché stanca di essere discriminata in quanto donna. In sala Rossa la grande scrittrice canadese Miriam Toews (Notte di battaglia, Einaudi), per la prima volta a scrittorincittà, racconterà tre generazioni di spiriti combattenti che sfidano il mondo facendo fronte comune contro le avversità, senza mai dimenticarsi di sorridere; con lei Giorgio Scianna. In Sala Falco Telmo Pievani (La natura è più grande di noi, Solferino), intervistato da Andrea Vico, con il suo modo semplice e chiaro analizzerà gli errori dai quali abbiamo imparato, soprattutto nel campo dei virus, cercando nelle esperienze di tutti un modo per farcela di nuovo. Al Cinema Monviso Antonio Di Bella (Le immagini raccontano gli Stati Uniti, Rizzoli) ci racconterà l’America e le sue contraddizioni, insieme a Livio Partiti. All’Auditorium Foro Boario, Alessandra Minello (Non è un Paese per madri, Laterza) insieme a Cristina Clerico, partendo da dati precisi, proporrà le sue idee per superare la crisi demografica e per immaginare una società in cui vita professionale e vita privata siano in armonia.

Alle 15.00 al Centro incontri, sala Robinson, Massimo Polidoro (Tutti i segreti del Colosseo, Piemme) intervistato da Sandra Viada, saprà sorprenderci con dati inattesi, aneddoti sorprendenti, numeri, fatti e cose, che ci verrà voglia di correre nella capitale e vedere con i nostri occhi uno dei monumenti più famosi del mondo. Nella Biblioteca 0-18, in videoconferenza, Chiara Morosinotto (La paura del leone, Rizzoli) partendo dalle paure e dagli animali ci racconterà di un mondo, che è il nostro, insieme a Matteo Corradini.

 

Sempre alle 15.00, alla Casa Galimberti, un dialogo con le autrici del Concorso Lingua Madre: Fedoua El Attari, Sofia Spennacchio, vincitrice del Premio Speciale Torino Film Festival al XVII CLM, e Miriam Tahri. Modera Michela Marocco. All’Open Baladin, dalla Mesopotamia all’Oktoberfest, passando necessariamente per Cuneo, Teo Musso e Sualzo ci accompagneranno in un viaggio tutto da bere con i loro Dalla terra alla birra (Gribaudo) e Beer Revolution (Star Comics), modera Elio Parola. Al Rondò dei talenti due tra i più instancabili sostenitori della ricerca narrativa in Italia, Matteo B. Bianchi e David Valentini, si ritroveranno proprio in onore di un doppio esordio: quello dello stesso Valentini con Tutto ciò che poteva rompersi, e della casa editrice che lo pubblica, Accento, che si affaccia sulla scena con un padrino d’eccezione e un progetto che incarna un panorama vivo, intenso, poliedrico; dialoga con loro Raffaele Riba.

 

Alle 16.30 al Centro incontri, sala Blu, Lorenzo Pregliasco (Benedetti sondaggi. Leggere i dati, capire il presente, add editore) con Paolo Giaccone parlerà di dati, di come orientano la nostra percezione, di come ci aiutano a capire il presente e di come vengono raccontati e interpretati. In sala Rossa, Federico Tisi (La forza tranquilla, Giunti), parlerà invece degli sport da combattimento, che hanno fatto parte del bagaglio formativo di ogni uomo fino al XIX secolo ma che ancora oggi hanno qualcosa da dirci; con lui Giorgio Scianna. L’emergenza climatica sarà il tema dell’incontro di Daniele Scaglione (Più idioti dei dinosauri, e/o) in sala Falco, che con un taglio originale cercherà di capire come l’emergenza climatica segnerà la vita dei nostri figli e se potranno diventare padri a loro volta senza l’incubo del degrado del pianeta e il terrore di scomparire come i dinosauri. Lo intervistano i ragazzi della redazione di 1000miglia. Al Cinema Monviso, Piergiorgio Odifreddi (Pillole matematiche, Raffaello Cortina) in dialogo con Andrea Valente, ci mostrerà come “una pillola matematica al giorno leva il medico di torno”: la malattia da curare è l’analfabetismo matematico di cui soffre il mondo intero, in generale, e il nostro Paese, in particolare. In sala Ferrero, Franco Faggiani (Le meraviglie delle Alpi, Rizzoli) intervistato da Nanni Villani, racconterà gli itinerari naturalistici, i miti e le leggende delle Alpi. All’Auditorium Foro Boario, Marco Bosonetto (Gli alberi del Nord, Baldini+Castoldi) e Davide Longo (La vita paga il sabato, Einaudi), in dialogo con Donatella Signetti, presenteranno i loro gialli, il primo su un delitto maturato vicino a Piacenza lungo il corso del Po, il secondo ambientato tra i silenzi di un remoto paese di montagna e la chiassosa Roma del cinema, della politica e della corruzione.

Alle 17.30 all’Open Baladin, il duo Warm Morning Brothers (Simone e Andrea Modicamore) attraverserà atmosfere a mezza via tra Kings of Convenience e Simon & Garfunkel, in un mood da serata intorno al fuoco, quel momento desiderato di riposo e riflessione, leggerezza e fantasie.

 

Alle 18.00 al Centro incontri, sala Robinson un piccolo musical da fermi tratto dall’omonimo romanzo di Astrid Lindgren Pippi Calzelunghe con gli Aedopop (Giorgio Personelli, voce, e Pierangelo Frugnoli, chitarra). Alla Biblioteca 0-18 immagini, rime e canzoni insieme a Giovanna Mantegazza a partire dalle collane I libri coi buchi e Le storie di Brucoverde, La Coccinella, tra cui in particolare l’ultimo libro coi buchi, fresco di stampa: L’abbraccio del Natale (La Coccinella). Al Rondò dei talenti, Marco Malvaldi (La molla e il cellulare, Raffaello Cortina), insieme ad Andrea Valente, ci porterà in un viaggio tra le idee che si accendono all’improvviso, come lampadine, nella testa di qualcuno.

Alle 18.30 al Centro incontri, sala Blu, Benedetta Tobagi (La Resistenza delle donne, Einaudi) ridarà voce e volto a una «metà della Storia» a lungo silenziata, facendo ricorso alle fotografie che ha incontrato in decine di archivi storici, e a tutti i suoi talenti: quello di storica, di intellettuale civile, di scrittrice; con lei Beatrice Verri. In sala Rossa, Olivia Laing presenterà il suo Everybody. Un libro sui corpi e sulla libertà (Il Saggiatore), un viaggio personale, letterario e politico attraverso i corpi, in dialogo con Grazia Isoardi. In sala Falco, Domenico Quirico (Guerra totale, Neri Pozza) insieme a Massimo Mathis si interrogherà su questa guerra, presentando il suo pamphlet che diventa incontro tra pensieri, parole, opere e omissioni raccontate da un inviato di guerra senza remore e rimpianti. Al Cinema Monviso, Paolo Pagliaro ci racconterà che aria tira in Italia, tema del suo Cinque domande sull’Italia. I dilemmi di un paese inquieto (Il Mulino): le grandi e piccole trasformazioni che hanno riguardato l’economia, la comunicazione, le abitudini sociali, la demografia e l’ambiente nel nostro Paese, domande che si prestano a innumerevoli esercizi ideologici e che costituiscono altrettanti aspetti controversi, ma essenziali, della nostra autoconsapevolezza di italiani; dialoga con lui Paolo Griseri. In sala Ferrero, Roberto Battiston (L’alfabeto della natura, Rizzoli) con Raffaele Riba proverà ad alfabetizzare le nostre conoscenze scientifiche, per darci modo di comprendere il mondo che ci circonda e che in parte abbiamo contribuito a costruire. All’Auditorium Foro Boario, Marco Balzano (Cosa c’entra la felicità?, Feltrinelli) ci aiuterà a capire cos’è la felicità, provando ad afferrarla con il gioco serissimo della lingua, anzi di quattro parole – Eudaimonia, Felicitas, Ashré, Happiness: quattro termini, in quattro lingue, per dire felicità. Con lui Federico Faloppa.

Sarà Pif (La disperata ricerca d’amore di un povero idiota, Feltrinelli) a chiudere scrittorincittà al Teatro Toselli alle 21.15. Un viaggio attorno al mondo alla ricerca dell’amore. Quello vero. Quello anche nostro. Con lui Matteo Corradini.