
I poliziotti della Squadra mobile di Milano hanno eseguito il fermo di tre persone ritenute responsabili di omicidio aggravato, rapina aggravata e distruzione di cadavere, avvenuto lo scorso luglio.
L’uomo dopo essere stato ucciso con una trentina di fendenti era stato dato alle fiamme all’interno del suo appartamento per tentare di distruggere le prove.
Gli investigatori della sezione omicidi, attraverso anche gli accertamenti svolti dai poliziotti del Gabinetto regionale di Polizia scientifica, sono riusciti a ricostruire la storia della vittima e la sua rete di conoscenze, tra le quali hanno individuato i tre fermati che, per varie ragioni, avevano maturato un profondo rancore nei suoi confronti, arrivando a pianificarne la morte.
I poliziotti sono riusciti, infatti, a ricostruire gli spostamenti e i ruoli assunti dai tre la notte dell’omicidio attraverso l’analisi delle telecamere di videosorveglianza, dei tabulati telefonici.