LA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA CONFISCA BENI PER CIRCA 900 MILA EURO A UN IMPRENDITORE PUGLIESE RESIDENTE A GENOVA

La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione al decreto nr. 09/2023 R.G.M.P. con il quale il Tribunale di Genova – Sezione Misure di Prevenzione, all’esito del dibattimento di primo grado, ha disposto la confisca di beni riconducibili ad un settantatreenne originario di Terlizzi (BA), ma da tempo radicato nel capoluogo ligure.

In capo al proposto – talvolta in “affari” anche con esponenti della criminalità organizzata, e titolare di numerose società, attive nel settore della lavorazione e vendita di ferro e rottami, spesso intestate a prestanome, è stata riconosciuta la sussistenza della cd. “pericolosità sociale generica”, essendo stato, negli anni, dedito alla commissione di reati lucro-genetici, quali la bancarotta fraudolenta e diversi reati tributari (tra cui l’omessa dichiarazione, frode fiscale e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti) che hanno consentito al soggetto di accumulare una considerevole ricchezza illecita già dai primi anni ’80.

L’attività investigativa svolta dal personale della Direzione Investigativa Antimafia, attraverso approfonditi e puntuali accertamenti patrimoniali, ha consentito di portare all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria giudicante contributi di indagine di elevato profilo, finalizzati ad una complessa ricostruzione del patrimonio acquisito illegalmente negli anni dal proposto.

L’ammontare dei beni oggetto del provvedimento ablativo, richiesto a firma congiunta dal Procuratore della Repubblica di Genova e dal Direttore della DIA, comprendente complessivamente 2 appartamenti di pregio (in Genova e Viareggio), nr 1 autovettura e diversi rapporti finanziari, raggiunge un valore stimato di circa 900 mila euro.

L’odierna operazione si inserisce nell’ambito delle attività istituzionali finalizzate all’aggressione delle illecite ricchezze acquisite e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti criminali, agendo quotidianamente a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto finanziario nazionale nell’interesse legale della produttività economica del Paese.