
I poliziotti della Squadra mobile di Foggia hanno arrestato cinque uomini e una donna, per aver commesso, a vario titolo, illeciti penali in materia di esplosivi.
Mediante le indagini gli investigatori hanno individuato un ragazzo di 20 anni che, da mesi, aveva avviato un’attività di rivendita di esplosivi illegale. L’uomo insieme alla compagna e agli altri arrestati si sono riforniti, tra il mese di settembre e quello di dicembre dello scorso anno, da un altro indagato della provincia di Potenza di manufatti esplosivi per rivenderli a terze persone.
Gli investigatori hanno stimato che sono stati introdotti e poi distribuiti a Foggia oltre 12 mila esplosivi privi di regolare omologazione, con effetti detonanti a rischio potenziale elevato che, per le modalità di conservazione, erano da ritenere di portata offensiva micidiale e distruttiva.
In corrispondenza di questa attività proibita infatti, si sono verificate continue e violente esplosioni in città fino a un arresto eseguito in flagranza di un uomo e il contestuale sequestro di 4.800 manufatti esplosivi.
Inoltre, gli agenti hanno scoperto che, l’indagato ventenne, durante il periodo di messa alla prova, cui era stato ammesso nell’ambito di un diverso procedimento penale, presso un’associazione di promozione sociale senza scopo di lucro, si è appropriato, senza averne diritto, di merce destinata a finalità solidali e di utilità sociale. Tuttavia, il rappresentante legale dell’associazione, si è adoperato per agevolarlo, falsificando i registri di presenza che attestano l’adempimento degli obblighi imposti per il superamento del periodo di messa alla prova e per tale ragione è stato arrestato per falsità materiale e ideologica in atto pubblico.