Aosta – Contattavano telefonicamente le vittime spacciandosi per appartenenti alle Forze dell’ordine e con l’inganno si facevano consegnare gioielli e denaro. Quattro persone sono state identificate e denunciate dai poliziotti della Squadra mobile di Aosta per esser ritenute responsabili di una serie di truffe aggravate.
Il modus operandi dei quattro uomini, di età compresa tra i 20 e i 61 anni, era sempre lo stesso: al telefono riferivano alle vittime che un parente, spesso un nipote o un figlio o un fratello, fosse stato fermato per un incidente stradale e che per evitare l’arresto, sarebbe stato necessario pagare una somma di denaro a titolo di cauzione.
Le vittime, cittadini tra i 30 e i 60 anni, spinte dall’ansia di aiutare i propri cari hanno ceduto al ricatto emotivo consegnando il denaro.
Secondo l’indagine, la somma sottratta in poco tempo ammonta a circa 83mila euro che grazie alla tempestività degli investigatori di Aosta in parte è stata recuperata attraverso il sequestro preventivo dei beni agli indagati.
Tale somma, circa 30 mila euro, verrà riconsegnata alle vittime del raggiro.
Per evitare di cadere in queste trappole è fondamentale ricordare poche e semplici regole: le Forze dell’ordine non chiedono mai soldi, bonifici o dati bancari; le notizie riguardanti incidenti o provvedimenti giudiziari non vengono mai anticipate al telefono, ma comunicate di persona e se si riceve una chiamata sospetta, riattaccare subito e chiamare il Numero Unico di Emergenza 112 per verificare la veridicità dei fatti.
Se si pensa di esser stati truffati, contattare immediatamente la propria banca per bloccare i pagamenti e sporgere una denuncia.
