OPERAZIONE UNDERTONE

Militari del Comando Provinciale di Rimini hanno dato esecuzione a un provvedimento emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Rimini, con il quale è stata disposta una misura cautelare personale, una misura interdittiva del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per 5 società ed il sequestro preventivo di beni per un ammontare complessivo di circa 9 milioni di euro. La complessa ed articolata attività di polizia giudiziaria ed economico finanziaria svolta dal Nucleo pt di Rimini e coordinata dal Pubblico Ministero presso la locale Procura della Repubblica Luca Bertuzzi, permetteva di acquisire elementi dai quali si desumeva che C.G. – amministratore di una società dichiarata fallita nel mese di luglio 2015 dal Tribunale di Rimini ed operante nel settore dell’editoria – aveva: ricevuto contributi statali per l’editoria per circa 4 milioni di euro e li aveva indebitamente utilizzati per finanziare altre società a lui riconducibili che operavano in altri settori imprenditoriali, tra i quali anche quello immobiliare, imprese che non hanno mai restituito le somme ricevute; sottratto risorse finanziare elargite dallo Stato per sostenere l’attività editoriale, utilizzandole per propri scopi personali anche omettendo di pagare i dovuti compensi ai giornalisti dipendenti e di versare i relativi contributi, All’esito dell’attività investigativa il Nucleo pt depositava una comunicazione di notizia di reato per le ipotesi di bancarotta fraudolenta e malversazione ai danni dello stato. La locale Procura della Repubblica, sulla scorta degli elementi ed i riscontri acquisiti nel corso delle attività investigative dai militari del Nucleo pt, richiedeva al Giudice Per Le Indagini Preliminari del Tribunale di Rimini, l’applicazione di misure cautelari personali, il sequestro preventivo per un ammontare complessivo di circa 9 milioni di euro e l’applicazione della misura interdittiva del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione nei confronti di cinque società che hanno indebitamente beneficiato del provento illecito accumulato da G.C.. Tale ultima misura interdittiva è stata richiesta poiché il delitto di malversazione a danno dello Stato è reato presupposto per l’applicazione delle sanzioni previste dal decreto legislativo 231/2001 che disciplina la responsabilità amministrativa degli enti. Il Giudice Per le Indagini Preliminari del Tribunale di Rimini ha accolto la proposta avanzata dalla Procura della Repubblica ed ha emesso i richiesti provvedimenti che in data 28 ottobre 2016 sono stati eseguiti dai militari del dipendente Nucleo pt che hanno, tra l’altro, sottoposto a sequestro anche la testata giornalistica del quotidiano che comunque potrà andare ancora in edicola.