PROFESSIONISTA SARZANESE SOTTRAE AL FISCO OLTRE 200.000 EURO

Sono oltre 200.000 euro i ricavi non dichiarati nel corso degli ultimi quattro anni da un professionista con studio a Sarzana, scoperti a seguito di una verifica fiscale conclusa nel mese di maggio dai finanzieri della Tenenza della Guardia di Finanza. L’attività scaturisce da un’attenta analisi del settore dei liberi professionisti operanti nel campo tributario effettuata dal Comando Provinciale della Spezia. L’analisi in questione si basa sull’incrocio dei dati rilevabili dalle numerose banche dati a disposizione del Corpo con le informazioni acquisite dall’ambiente esterno (come gli esposti o le segnalazioni al numero di pubblica utilità “117”) nonché con lo stile di vita posto in essere dai soggetti esaminati. Le informazioni assunte generano quindi importanti “alert di rischio” utilizzati per la selezione dei contribuenti da sottoporre a successive attività ispettive. Nel corso delle operazioni i finanzieri hanno effettuato un’accurata ispezione contabile sulla gestione economica dell’attività professionale rilevando diverse irregolarità. Successivamente, al fine di quantificare gli incassi non fatturati dal 2011 al 2015, è stato utilizzato anche lo strumento degli accertamenti bancari, riscontrando che i compensi percepiti senza l’emissione del documento fiscale erano superiori del 50% rispetto a quelli dichiarati. Complessivamente sono stati constatati oltre 200.000 euro di ricavi non dichiarati, 30.000 euro di IVA non versata e un’imposta stimata evasa pari ad oltre 70.000 euro. L’attività di esame ha inoltre consentito di appurare che il professionista, per ben due anni, ha esercitato abusivamente la propria professione in quanto sospeso dal proprio ordine di appartenenza. Pertanto è stato segnalato alla Procura della Repubblica della Spezia anche per violazione all’art. 348 del Codice Penale. La Guardia di Finanza opera ogni giorno per ripristinare le necessarie condizioni di giustizia e solidarietà tra Stato e cittadini. La qualità dei controlli e l’accurata selezione a monte dei soggetti da ispezionare sono gli strumenti che la Guardia di Finanza utilizza per limitare l’impatto ispettivo sulle attività economiche e migliorarne, al contempo, l’efficacia aumentando il recupero d’imposte evase. Al termine dell’ispezione, le Fiamme Gialle sarzanesi hanno rilevato violazioni alla normativa fiscale, per l’omessa documentazione di operazioni imponibili e per l’irregolare tenuta della contabilità; per tali illeciti sono previste sanzioni amministrative che vanno da dal 5 al 10% dell’importo non documentato, mentre per l’infedele presentazione della dichiarazione è prevista la sanzione dal 90% al 180% della maggiore imposta dovuta, ovvero da 108.000 a 216.000 Euro.