TORINO: ARRESTATI 3 AMMINISTRATORI DI UNA AZIENDA INFORMATICA PER BANCAROTTA

I finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria Torino hanno tratto in arresto 3 persone, responsabili di aver causato il fallimento di un’importante società torinese attiva nel settore dell’informatica, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torino, Rosanna La Rosa. L’attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, P.M., Ciro Santoriello, ha permesso di porre fine al sistema fraudolento utilizzato dal sodalizio criminale, composto da 5 persone tutte indagate per il reato di bancarotta fraudolenta, residenti in Emilia Romagna, segnatamente nelle provincie di Parma e Reggio Emilia.
I componenti del gruppo delinquenziale hanno approfittato delle difficoltà economiche in cui versava la società torinese per acquisirne la proprietà, corrispondendo un importo sottostimato alla famiglia che da oltre un decennio ne deteneva le quote, interponendo, altresì, alcuni prestanome nella carica di rappresentante legale, al fine di rendere più difficoltosa l’individuazione dei reali amministratori e realizzare, indisturbati, i propri disegni criminosi. Più in dettaglio, omettendo i versamenti dell’I.V.A. e utilizzando in compensazione crediti tributari inesistenti, gli indagati, dal 2011, hanno sottratto alle casse dello Stato oltre 5 milioni di euro. Inoltre, attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, sono state distratte risorse aziendali per oltre 2 milioni e mezzo di euro, aggravando il dissesto della società e conducendola, così, al fallimento.