
Bufera sulla ricostruzione post terremoto in Abruzzo. La Polizia de L’Aquila ha arrestato 4 persone ritenute responsabili dei reati di millantato credito, corruzione, falsità materiale e ideologica e appropriazione indebita. Le indagini, effettuate da personale della Squadra Mobile in collaborazione con quelle delle Questure di Perugia e Teramo, hanno permesso di accertare, anche con l’ausilio di servizi di intercettazione, l’esistenza di un sistema di tangenti, radicato nel tempo e nel territorio, secondo il quale alcuni imprenditori interessati ai lavori per la ricostruzione post terremoto, pagavano tangenti, sia in denaro che in alcuni m.a.p. (moduli abitativi provvisori), a Funzionari Pubblici, per l’aggiudicazione di alcuni appalti relativi a lavori di messa in sicurezza di edifici danneggiati dal sisma del 2009, il tutto per un valore di circa mezzo milione di euro. Alcuni indagati, inoltre, si sono indebitamente appropriati, previa contraffazione della documentazione contabile, della somma di circa 1.250.000 euro, relativa al pagamento di parte dei lavori. Sono state eseguite numerosi perquisizioni, anche in uffici pubblici, ed i reati commessi nel capoluogo abruzzese si riferiscono al periodo compreso tra settembre 2009 e luglio 2011.