
La Direzione Investigativa Antimafia di Messina ha confiscato beni per 400.000 euro riconducibili a Orlando Giordano Galati, ritenuto esponente di spicco del clan dei ‘tortoriciani’ della zona di Messina. Secondo quanto si legge nella nota della stessa Dia, la confisca di oggi nasce da indagini della sezione operativa di Messina dalla Procura Generale di Reggio Calabria al fine di accertare la situazione patrimoniale di Galati al 9 marzo 2010, data in cui era divenuta definitiva la sentenza di condanna a venti anni di reclusione emessa dalla Corte di Assise di Appello di Messina per i reati di associazione mafiosa, omicidi ed estorsioni consumati dal medesimo nella provincia peloritana tra il 1986 e il 1993. Le indagini hanno fatto emergere evidenti profili sperequativi tra i beni posseduti e i redditi dichiarati ai fini delle imposte sul reddito dal Galati, elemento carismatico nell’ambito del gruppo mafioso dei ‘tortoriciani’ tanto da divenirne, verso la fine degli anni ’80, capo indiscusso dell’omonima frangia. La Dia ha sequestrato un immobile a Tortorici (Me) ed una ditta individuale, operante nel settore della rivendita di giornali e periodici, intestata al figlio e con sede a Pisa.