Papa: Rinviato a giudizio maggiordomo, arrestato anche complice

La magistratura vaticana ha rinviato oggi a giudizio Paolo Gabriele, il maggiordomo del Papa accusato di furto aggravato delle carte riservate del Papa. Nella sentenza di rinvio a giudizio del giudice istruttore Piero Antonio Bonnet si rivela che viene rinviato a giudizio – per concorso in furto aggravato, favoreggiamento e violazione del segreto – anche una seconda persona, Claudio Sciarpelletti, dipendente della segreteria di Stato, informatico, arrestato – senza che sinora se ne sapesse nulla – lo scorso 25 maggio. Il suo ruolo, ha puntualizzato il portavoce vaticano Federico Lombardi, è "marginale".

Claudio Sciarpelletti è "cittadino italiano" e dipendente della Segreteria di Stato vaticana. E’ stato detenuto per una sola notte nelle celle di sicurezza della gendarmeria vaticana, il 25 maggio, poi, "previa cauzione", ha ottenuto la libertà provvisoria, inizialmente condizionata all’obbligo di osservare "alcune prescrizioni", poi cancellato. E’ difeso dall’avvocato Gianluca Benedetti, mentre Paolo Gabriele è assistito da Carlo Fusco e Cristiana Arru. Il processo a loro carico non si svolgerà prima del 20 settembre, data di riapertura del tribunale vaticano dopo la pausa estiva.