Papa: Maggiordomo è stato sottoposto a perizia psichiatrica

Nel corso della detenzione, iniziata con l’arresto del 23 maggio e conclusa con la concessione degli arresti domiciliari il 21 luglio, Paolo Gabriele è stato sottoposto ad una perizia psichiatrica. Lo si legge sulla sentenza di rinvio a giudizio presentata oggi in Vaticano. La magistratura vaticana non ha ritenuto, però, che emergesse un profilo psicologico tale da non poter considerare imputabile il maggiordomo del Papa.

Il giudice istruttore Nicola Picardi ha nominato, quale perito d`ufficio, Roberto Tatarelli dell`Università La Sapienza di Roma, che si è avvalso dell`aiuto del dott. Paolo Roma, psicologo clinico. Quale secondo perito è stato poi nominato Tonino Cantelmi, della Pontificia Università Gregoriana, che si è avvalso, quale collaboratrice, di Martina Aiello, psicologa e fisioterapeuta. "Ai periti – si legge nel documento processuale pubblicato oggi in Vaticano – sono stati posti i seguenti quesiti: a) se il predetto Gabriele nel periodo 2011-2012, ed attualmente, era ed è in tale stato di mente da togliergli la coscienza e la libertà dei propri atti; b) se il predetto Gabriele sia attualmente persona socialmente pericolosa; c) se il predetto Gabriele sia soggetto suggestionabile e capace di ideazioni criminose auto e/o eterodirette". I due periti hanno fornito "due opposte conclusioni" e, inparticolare, Cantelmi ha affermato che "la deformazione dei processi ideativi del Gabriele ha abolito la coscienza e la libertà dei propri atti". La magistratura vaticana ha però ritenuto Paolo Gabriele imputabile.