DENTISTA TRUFFA COMPULSIVAMENTE ASL, Sì A ARRESTO

Confermata, dalla Cassazione, la custodia cautelare in carcere per una dentista siciliana, Maristella Z., accusata di truffa ai danni della Asl 5 di Messina per 177 episodi di cure odontoiatriche mai eseguite su ignari pazienti. Ad avviso della Suprema Corte, sussiste il rischio di reiterazione del reato dal momento che il gip ha parlato di ‘condotta fraudolenta realizzata in maniera quasi compulsiva, irrefrenabile ed a dispetto delle misure cautelari già adottate’. La dottoressa, infatti, aveva continuato a fare truffe nonostante fosse già stata avviata una indagine a suo carico, su denuncia di una paziente, nell’ambito della quale era stata interdetta, sempre a titolo cautelare, dall’esercizio della professione medica. La Cassazione – nelle motivazioni della sentenza 6938 relative all’udienza svoltasi il 26 ottobre – ha confermato anche il rischio di inquinamento probatorio e ha respinto la tesi della dottoressa che voleva addossare la colpa ai pazienti che, a suo dire, erano ‘complici’. Adesso, ha deciso la Cassazione, la dentista, per effetto della bocciatura del suo reclamo, dovra’ versare mille euro alla Cassa delle ammende e pagare le spese processuali.