CASO LUSI: REVISORI CONTI DL, EMERSE SPESE CAMUFFATE

Ora dai conti dell’ex Margherita emergono ‘spese camuffate’. E a dirlo ai pm romani che indagano sul caso Lusi sono stati i revisori dei conti dell’ex Dl. I tre oggi si sono presentati spontaneamente dai magistrati romani che indagano sul caso Lusi per dire che dai i rendiconti, a una loro più approfondita indagine, ‘sono caratterizzati da artifici contabili a partire dal 2007’. Giovanni Castellani, Mauro Cicchelli e Gaetano Troina, questi i re revisori, hanno fornito la loro analisi al procuratore aggiunto Alberto Caperna e al sostituto Stefano Pesci che indagano sulla sottrazione di 13 milioni di euro dalle casse del partito da parte dell’ex tesoriere Luigi Lusi oggi espulso dal Pd perchè giudicato all’unanimità ‘incompatibile’. E hanno anche depositato una documentazione da loro riesaminata in seguito al clamore suscitato dalla vicenda giudiziaria. Ai magistrati hanno spiegato di non essere sindaci societari e che il loro compito ‘è quello di verificare, nei rendiconti, la corretta indicazione dei contributi statali’. Da un nuovo e piu’ approfondito esame della movimentazione delle uscite, scaturito dagli ultimi avvenimenti giudiziari, hanno detto, sono apparse ‘spese camuffate’ che dalla sola lettura dei rendiconti non era possibile accertare. La testimonianza dei revisori e’ giudicata ‘molto positiva’ dai tre responsabili della Margherita Francesco Rutelli (Presidente), Enzo Bianco (Presidente dell’Assemblea Federale), Gianpiero Bocci (Presidente del Comitato di Tesoreria). "Abbiamo ricevuto ieri sera i risultati dell’indagine analitica dei Revisori, che fa luce sulle tecniche di artificio e occultamento – una vera e propria doppia contabilità – nei bilanci della Margherita operate dal tesoriere Lusi – spiegano in una nota – Abbiamo quindi chiesto loro di trasmettere subito tutti i copiosi documenti ai PM Caperna e Pesci, ai quali va dato atto della tempestività con cui hanno sentito il Collegio dei Revisori. Ci pare importante l’accertamento inequivocabile degli ammanchi nell’arco di cinque anni (2007-2011). Proseguiremo con gli accertamenti interni, attraverso la due diligence. Attendiamo con fiducia gli sviluppi dell’indagine e confermiamo la volontà di andare fino in fondo per il perseguimento delle responsabilità e il recupero del maltolto’. L’inchiesta, che vede Lusi indagato per appropriazione indebita, proseguirà con altri atti istruttori. Nel frattempo prosegue la trattativa tra l’ex tesoriere e la Margherita per la restituzione di una parte delle somme sottratte. Il partito ha gia’ fatto sapere di non ritenere adeguata, sotto il profilo delle garanzie, la fideiussione da cinque milioni di euro presentata da Lusi. I legali del partito hanno fatto presente tale punto di vista alla magistratura e sollecitato, in mancanza di ulteriori garanzie, il sequestro dei beni del parlamentare.