Lipari: Per una portualità pubblica, efficiente e trasparente

Apprendiamo con soddisfazione l’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia che ha portato agli arresti di cinque responsabili, manager e responsabili della Condotte d’acqua s.p.a.

La Condotte d’Acqua, già in passato coinvolta in vicende poco limpide circa presunti rapporti con la criminalità organizzata, è purtroppo anche l’azionista di maggioranza della Lipari Porto S.p.A, società mista pubblico-privata partorita dal genio della giunta Bruno (PdL, MpA, civiche) che in teoria avrebbe dovuto costruire un nuovo megaporto e gestirlo per cinquanta anni ma nella pratica ha semplicemente imbalsamato la portualità eoliana condannandola ormai a cinque anni di miserevole abbandono.

Ricordiamo che tale operazione della giunta Bruno, avallata dal centro-destra siciliano, è stata più volte denunciata dalle forze politiche d’opposizione e dalle associazioni ambientaliste come devastante, megalomane e dalla dubbia convenienza economica.

Su questo si allunga l’ombra della criminalità organizzata.

Come Rifondazione Comunista – Federazione di Messina ribadiamo pertanto la nostra ferma volontà affinché tale società, gestita da Comune di Lipari e Condotte d’Acqua S.p.A vada sciolta e che si ridiscuta un piano al fine di dotare l’isola di Lipari di una portualità pubblica, efficiente, eco-sostenibile e, soprattutto, libera dagli appetiti di qualsivoglia soggetto privato, tanto meno delle cosche.

Carmelo Junior Ingegnere, Segretario PRC Federazione di Messina

Gianluca Pini, Comitato Politico Federale PRC Messina