Vaccini. Speranza senza Speranza. La bufala della responsabilità europea

“Paghiamo un prezzo per gli errori della Ue nella negoziazione dei contratti”. E’ la dichiarazione del ministro della Salute, Roberto Speranza, a un noto quotidiano. E’ una bufala. E’ una novella che gira, supportata dai media che, ripetuta cento volte diventa verità, e alla quale credono i più.

Vediamo di capire.

1. La competenza agli acquisti dei vaccini è stata demandata alla Commissione europea da tutti i Paesi comunitari, Italia compresa, consapevoli che, altrimenti, si sarebbe scatenato l’assalto alla baionetta ai vaccini; 2. Della trattative per l’acquisto di vaccini, in particolare per Astrazeneca, sono stati costantemente e temporalmente informati tutti i 27 Paesi europei, che ne hanno concordato e condiviso le modalità, Italia compresa (sull’argomento ritorneremo); 3. Il Piano sanitario nazionale, con le indicazioni delle categorie da vaccinare in via prioritaria (sanitari e socio sanitari, Rsa e over 80) si è tradotto in una “raccomandazione”, tant’è che le Regioni hanno fatto come volevano, inseguendo l’elettorato organizzato; 4. Le somministrazioni totali, a ieri, sono state 13 milioni. Gli over 80 sono 4,6 milioni, il che significa che tutti gli ottantenni, che sono la maggioranza dei decessi, potevano essere vaccinati da tempo, invece, ancora non lo sono.
5. La percentuale dei vaccinati (almeno una dose) in Germania e in Italia è analoga (15,52%, e 14,80%) ma i morti, per milione di abitanti, sono 940 in Germania e 1.892 in Italia. In sintesi, abbiamo il doppio dei morti della Germania con analoga percentuale di vaccinati.

Quando non si è in grado di assumersi responsabilità, si scarica su altri o si fugge. E’ storia patria. E’ che ci vuole coraggio per fare informazione ma, come dice il Don Abbondio de “I promessi sposi”, “il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc