Pienone di Ferragosto. ‘Tana libera tutti’ per salute e diritti?

Con il Coronavirus che sta mietendo vittime ed infetti in tutto il mondo, e con il nostro Paese e alcuni latri virtuosi europei che lo hanno affrontato con buoni risultati di riduzione del danno… non è la che è finito tutto.
Nel contempo, il fatto che finalmente in tanti si sentono più se stessi se riprendono le abitudini estive riempiendo le località turistiche - oltre ai problemi sanitari che tutte le autorità regionali, comunali e nazionali ci ricordano più o meno insistentemente - non è che le fregature tipiche per i servizi di questa stagione siano venute meno.

Di fronte a questo mix di possibili e probabili problemi è bene alzare i propri meccanismi di difesa. Anche più di prima. Perché la situazione, rispetto a prima è più delicata e più suscettibile a deteriorarsi a danno di utenti e consumatori.

Per la salute possiamo solo rimandare alle tante raccomandazioni facilmente reperibili, con una sola avvertenza: fare riferimento solo a quelle delle autorità sanitarie ufficiali, per quanto talvolta possono essere burocratiche e suscettibili di approssimazione. Il pericolo delle raccomandazioni del sentito dire è troppo alto rispetto al rischio degli errori dell’ufficialità.

Per i servizi che si acquistano tipici di questa stagione e che possono non funzionare (differenza tra quanto prenotato e previsto in contratto e servizio ottenuto), è bene prendere nota di tutto, considerando che si può essere rimborsati e/o risarciti.

1. Rimborsi: si possono ottenere per spese effettuate e non dovute, per mancata prestazione di servizi e per giorni di vacanza non usufruiti. Ricordiamo che la contestazione dovrebbe essere possibilmente effettuata entro 10 giorni lavorativi dalla data del rientro, deve essere indirizzata al tour operator e all'agenzia, con raccomandata con avviso di ricevimento, allegando tutta la documentazione utile: depliant illustrativo, copia del contratto, foto o filmati del luogo, ricevute di pagamenti extra, denunce per furti o danneggiamenti, certificati medici, dichiarazioni scritte, testimonianze ecc. In caso di risposta negativa si puo' ricorrere al Giudice di Pace.
2. Risarcimenti: si ha diritto al risarcimento per danno da vacanza rovinata, specialmente se questa e' in relazione a particolari circostanze (viaggio di nozze, unico periodo di vacanze, ecc.), oltre ad eventuali risarcimenti per danni a cose o persone. La richiesta segue la stessa procedura prevista per i rimborsi.

Qui lo specifico canale di Aduc, SOSOONLINE. Si trovano tutte le informazioni per fare da sé: https://sosonline.aduc.it
L'Associazione, i cui servizi sono in funzione anche e soprattutto in questo periodo di vacanze,  fornisce anche consulenza e assistenza https://avvertenze.aduc.it/info/consulenza.php