
Antitrust europeo ha aperto un’istruttoria contro Meta per verificare se l’ex-Facebook stia abusando della propria posizione dominante. Si tratta della preinstallazione – non disattivabile e senza richiesta esplicita di installazione da parte dell’utenza – di Intelligenza Artificiale (AI) su WhatsApp (1).
Possiamo azzardare che lì dove la presidente Von der Leyen ha barcollato (2) nei nostri rapporti economici e politici con gli Usa, l’Antitrust ha deciso di fare chiarezza.
Significativo, infatti, che alcuni giorni dopo l’accordo sui dazi Usa/UE, rimarcati dall’ampia esenzione di ogni tipo per le big tecnologiche (Gafam: Google, Apple, Facebook, Amazon e Microsoft), un’Autorità come quella su Concorrenza e Mercato decida di verificare se, questa posizione di privilegio economico, fiscale, industriale e politico rientri o meno nel nostro modo di essere…. regole che sono il principale problema – più di quello economico – dell’attività di queste aziende sul nostro Continente.
Solo nei giorni scorsi Meta ha annunciato il blocco degli annunci a pagamento su temi politici. E’ la sua strategia basata su servizi, algoritmi e condizioni a propria discrezione: ignorare regole e trasparenza per consolidare il controllo del mercato prima che le norme entrino in vigore.
Istituzioni Ue (Antitrust) più avanti e realistiche di quelle politiche (Commissione)?
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
1 – https://www.aduc.it/notizia/meta+abuso+posizione+dominante+istruttoria_141360.php
2 – https://www.aduc.it/articolo/dazi+usa+ue+forse+guerra+andava+combattuta_39593.php