Messina al tempo del Coronavirus: Io non sono buddace, né ricco e scemo

Io non sono buddace, né ricco e scemo, per dirla come Giulio Onesti. E’ il grande momento delle previsioni di fine contagio: siamo inondati da profezie, pronostici e oracoli: un capo di stato morirà, una principessa fuggirà con un giovane medico neo laureato, scoppierà una guerra in Cina, ci sarà un terremoto, in Africa imperverseranno carestie e si troverà un rimedio contro il Covid-19. Lo scudetto di calcio si assegnerà a colpi di dadi: il buon Vecchioni sarebbe più che felice per la sua Inter…

Qualche profeta si spingerà oltre e pronosticherà l’Apocalisse. Perché gli indovini non azzeccano i numeri del superenalotto, il momento della loro morte? Questi sì che sono misteri. Ma l’ironia non basta più ad arginare la paura del contagio e l’arroganza dei cialtroni parassiti.

E quando verrà l’ora
Di partire, vecchio mio
Scommetto che ti giochi
Il cielo a dadi anche con Dio
E accetterà lo giuro
Perché in cielo, dove sta,
Se non ti rassomiglia che ci fa?

Auguri!