Mala tempora currunt, anche nello sport

Mala tempora currunt, anche nello sport. Sia in Sicilia, che nella Capitale. Consiglio al presidente Malagò, presidente del Coni, di aumentare la sorveglianza, utilizzare criteri rigorosi per le “poltrone” di alto livello, essere trasparenti dal punto di vista finanziario, coinvolgere i cittadini nello sport, incentivare gli sponsor con valori etici.

 

La sfida che vorrei fosse chiara a quanti dicono di amare l’etica, la sportività, le regole – per usare le parole di Papa Francesco – è quella di mantenere la genuinità dello sport, di proteggerlo dalle manipolazioni e dallo sfruttamento commerciale.

Sarebbe triste, per lo sport e per l’umanità, se la gente non riuscisse più a confidare nella verità dei risultati sportivi, o se il cinismo e il disincanto prendessero il sopravvento sull’entusiasmo e sulla partecipazione gioiosa e disinteressata.

Nello sport, come nella vita, è importante lottare per il risultato, ma giocare bene e con lealtà è ancora più importante! Con questa suggestione passo la palla ai miei massimi presidenti: Malagò e Petrucci.