L’Avesse detto: Ragazzi, il sacco edilizio è cosa loro!

In questi giorni di contrasti all’interno della maggioranza del Sistema Messina si è molto parlato di legalità, trasparenza, diritti dei cittadini, economia, pulizia: Messina è una di quelle città in cui le leggende metropolitane diventano più importanti dei fatti. La mia memoria e la mia conoscenza dell’attualità politica escludono che qualcosa di rivoluzionario si stia compiendo. La storia politica personale di molti dei protagonisti sta tutta su un altro versante.

E’ straordinaria la capacità del Sistema Messina e di quell’immensa galassia  di potere cultural – informativo che ruota attorno a esso, di forzare la cronaca degli avvenimenti a proprio uso e consumo… Prendiamo in esame il sacco edilizio e la riqualificazione del territorio, la lotta alle “baracche”, merce sempre disponibile a ridosso delle elezioni o delle visite periodiche di qualche Commissione parlamentare. Spesso ci imbattiamo in straordinarie informative che poi puntualmente vengono stoppate: forse l’unico a poter sapere di che natura fosse il groviglio di rovi e a volerne parlare era il boss Michelangelo Alfano, almeno nell’ultima fase della sua vita.

Qualcuno propose di ascoltarlo: lui acconsentì, e sappiamo in che modo drammatico è finita la sua storia. Il commendatore don Angelo fu ritrovato “suicidato”… Le ipotesi a questo punto sfumano nel fantasmagorico, anche perché la fine di Alfano è stata bollata come un suicidio. Tornando al sacco edilizio ci sono da registrare solo sconfitte: poco importa a qualcuno che il territorio frana, che le colline vengono giù e che tutto questo purtroppo provoca lutti e dolori.

Nei dibattiti televisivi, si sa, abbondano parole, promesse. Aspettiamo i rivoluzionari ai fatti: di fronte  allo spappolamento della tronfia sicumera di questi galantuomini, cerchiamo solo di non farci contagiare dalla propaganda. Questa impasse è cosa loro.

Le colpe di quel che accadrà sono nostre!