Il #PCI dalla parte sbagliata dal 1921

Non ha mai avuto oratori di grido, eppure ha fornito una classe dirigente che ha intriso il tessuto antropologico di una nazione che ancora parla il linguaggio marxista.

I suoi leader Togliatti, #Gramsci, Amendola, Macaluso, Pajetta fino a Berlinguer, Occhetto e D’Alema hanno reso il salotto di #sinistra il miglior modo per frequentare uomini ben mimetizzati, laddove si riusciva a sopravvivere con i soldi provenienti dalla #Russia e con un sindacato, collettore del partito, che tampinava il capitalismo occidentale, riuscendo a negoziare.

Così, assumendo un ruolo di garanzia in un paese super-assistito ed esercitando un potere incisivo, pervasivo e forte, il PCI è riuscito a mantenere e dissodare un #terreno occupato e ben seminato, in cui coltivare un pensiero critico unilaterale, ma sempre vigile a mantenere alta la guardia.

Insomma il PCI è rimasto un luogo di potere del quale noi di #destra abbiamo nostalgia per confrontarci, per rafforzare la democrazia, per sensibilizzare nuovi #militanti e mobilitarli all’insegna di un mondo da ricostruire #senza_egemonie gramsciane. Ecco oggi alla destra politica manca la sinistra seria e non randagia, non occasionale e non certo figlia di un #Conte qualunque. E per di più a destra come a sinistra manca un leader capace di difendere l’#italianità.

#Rino_Nania