Hotspot di Messina-Bisconte: I diritti prima della zizzania

Messina – La vicenda della struttura di Bisconte, che ospita da anni centinaia di esseri umani sbarcati in Sicilia e provenienti dal continente africano, rischia oggi di diventare l’ennesimo inconcludente scontro istituzionale. Ancora una volta con la città sommersa dalle polemiche tra sindaco e governo nazionale con l’assenza costante della Regione siciliana.

La minaccia di chiusura entro 5 gg risulta essere l’ennesima quotidiana violenza verbale di cui è capace la politica. Alla fine il conflitto virtuale non può che rientrare nei binari istituzionali e costituzionali. Diventa perciò urgente ripristinare ogni passaggio del confronto politico attraverso una logica che riaffermi tutti i diritti dei cittadini residenti a Bisconte e tutti i diritti dei cittadini ospitati e accolti nel nostro Paese.
La decenza dell’azione politica e amministrativa impone il pieno rispetto del ruolo equilibratore delle istituzioni. L’obiettivo non può che essere quello della chiusura del Centro di presunta accoglienza nei tempi e nei modi concordati tra le istituzioni senza ostentazione di intolleranza o di inconcludente risentimento.
Il diritto alla sicurezza e alla salute vanno parimenti garantiti per i cittadini e abitanti di Messina così come deve essere garantito il diritto all’accoglienza e la ricollocazione degli immigrati.
Ognuno, per la propria parte e competenza, dovrà trovare le giuste e veloci soluzioni che la situazione impone. Coltivare la zizzania non può che portare all’incancrenirsi delle situazioni. Come l’esperienza delle precedenti amministrazioni nazionali e locali ci dimostra.
Saro Visicaro
Partito Radicale