Anche oggi, come ieri, e probabilmente anche domani, ci sono maschi che ammazzano donne, da loro considerate oggetti di possesso. Lo sappiamo tutti, sostenendo di essere esterrefatti ogni volta che si verifica un caso, ma alla fin fine non ce ne facciamo carico fintanto che non capita a qualcuna che conosciamo. E’ la realtà degli esseri umani, nello specifico ma non solo.
Cosa vuol dire farsene carico? Assumere ognuno le proprie responsabilità, dirette ed indirette. Responsabilità che è sbrigativo dire che è un problema culturale e “aspettare” che l’intellettuale che è in noi faccia il suo corso. La cultura non è cosa avulsa dalla politica. Anzi. Senza la politica che decide cosa e come investire in cultura/educazione non ci resta che attendere i fatti dei maschi della giungla.
Questo significa, primo pilastro fra tutti, che se a scuola non c’è l’educazione/informazione sessuale, i femminicidi continueranno a proliferare.
La schizofrenia del contesto si evince dal fatto che molti dei politici che hanno voluto la legge sul femminicidio, sono in prima fila a perorare la timida educazione sessuale scolastica che esiste da pochissimo, nonché i progetti per renderla ancor meno tale. Legge sul femminicidio che non serve a nulla (1) se non, per l’appunto a chi l’ha proposta e chi l’ha votata, per sentirsi un po’ più a posto con la coscienza e, soprattutto, col ruolo istituzionale che ricopre.
E non è questione di cultura di destra o di sinistra. C’è qualcuno, di una parte o dell’altra, che giustifica il femminicidio? Ovviamente no. Ci sono differenze per combatterlo, e bisogna prendere atto che quanto fatto fino ad oggi (da millenni) non ha fatto altro che peggiorare la situazione. Se si è onesti in questo senso, allora non resta che modificare lo status quo, in modo molto radicale e veloce, proprio a partire dall’educazione/informazione sessuale.
Per i riscontri ci vorrà molto tempo, ma se siamo a divagare sui ruoli delle femmine e dei maschi, di questa o quell’altra religione, ci rendiamo complici di quanto accade. Il punto di partenza è che fino ad oggi le nostre società hanno fallito. Ed è urgente agire, prima di essere ulteriormente travolti da fanatismi che arrivano anche e soprattutto da alcune simpatie politiche in voga (Iran e Stati/governi fondati sul cosiddetto estremismo islamico).
1 – https://www.aduc.it/articolo/reato+femminicidio+cio+che+legge+non+dice+peggiora_39563.php
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
