Coronavirus: proseguono le bufale

BEIJING, CHINA - MARCH 14: A little chinese girl wear protective masks as she playing in the garden on March 14, 2020 in Beijing, China. Since the novel coronavirus first emerged in late December 2019, more than 140,000 cases have been recorded in 105 countries and territories, killing 5,000 people. (Photo by Lintao Zhang/Getty Images)

Ve lo avevamo detto, o meglio, vi avevamo informati che, con l’emergenza Coronavirus, sarebbero circolate una serie di bufale. Siamo passati dal virus prodotto dai cinesi contro potenze straniere e, all’inverso, a quello prodotto dalla potenze straniere contro la Cina, poi che sarebbero state le case farmaceutiche a diffondere il virus per guadagnare sulla vendita del vaccino.

In questi giorni avanzano tesi più specifiche, come quella che sarebbero stati gli americani a diffondere l’infezione, in occasione dei giochi mondiali militari a Wuhan (Cina). Insomma, durante i giochi, gli americani avrebbero diffuso il virus per contrastare la Cina per poi ritrovarsi il virus in casa. Come darsi la famosa mazzata.

In base alla genetica e ai percorsi, il virus è di origine cinese.

Circolano altre bufale.

Vediamo.

Le Organizzazioni non governative (ONG) si occupano dei migranti e non degli italiani ammalati a causa del virus, si dice.
Bufala smentita dalla presenza in Lombardia di “Emergency” e di “Medici senza frontiere”, che operano in assistenza sanitaria e sociale proprio nel focolaio della infezione.

Gli immigrati non si ammalano di Coronavirus perché sono stati vaccinati contro la tubercolosi e gli italiani no. La risposta la fornisce il prof. Roberto Buglioni, accademico e virologo: “L’ultima delle bufale è che il Coronavirus non colpisce gli extracomunitari. Chi è dotato di sprezzo del pericolo, può venire dove mi trovo in questo preciso momento, al San Raffaele di Milano, per controllare che non è assolutamente vero”.
Per inciso: se il Governo avesse dato ascolto al prof. Buglioni fin dall’inizio, ora non ci troveremmo in questa situazione.

Aspettiamo altre bufale. Utile, sarebbe, non crederci.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc