
Un giornalista specializzato in corrispondenze dalla Turchia e dalla regione, è stato bannato dai social Facebook e Instagram. Mariano Giustino è voce e penna accreditata che documenta i fatti di quelle zone per Radio Radicale e altri media italiani e non solo.
Una cancellazione che viene fatta risalire da più parti alle sue corrispondenze che narrano fatti e misfatti, soprattutto delle repubbliche di Turchia e Iran, con servizi di denuncia su privazioni e negazioni di diritti e libertà.
Meta, gestore dei due social di Jeff Bezos non è una casa editrice in senso abituale, ma una piattaforma che risponde a norme e comandi di una tecnologia che, pur sempre programmata con certi input, agisce come un macchina… per quanta intelligenza artificiale possa contenere.
Alcuni esempi per tutti: l’uso di alcune parole e immagini viene ritenuto indegno per fruire del servizio; le segnalazioni di violazione di quelli che vengono chiamati codici d’uso da parte di altri utenti (che ovviamente si possono anche organizzare per “far fuori” qualcuno)… la sommatoria di questi mettono in allarme una macchina che, solo in base alla quantità, decide di allertare/sospendere/espellere. E’ quanto probabilmente è successo al nostro giornalista, e quindi non c’è un simil o lo stesso Bezos che valuta e decide (un neo trumpiano, poi, figurati, impegnato quasi sempre in cose tipo il suo matrimonio che si terrà nei prossimi giorni occupando Venezia – 1).
Anche se, iscrivendoci a questi social, siamo in un rapporto tra privati disciplinato da macchine, quanto accaduto, pur giustificando tecnicamente e contrattualmente quanto accade ai vari Giustino, lascia aperto un problema giuridico e politico.
Che – a nostro avviso – è quello che dovrebbe diventare oggetto di contestazione, piuttosto che ergersi contro chi censura. Insomma, a Bezos, se Gustino fa notare la poca dimestichezza di Turchia e Iran con democrazia e libertà, non gliene frega nulla. Mentre è interessato a far sì che la sua macchina funzioni e gli procuri quanto gli serve, soldi, gloria e potere.
E’ quindi alla legittimità in sé di questa macchina, per la funzione che svolge nell’ambito dell’informazione, a cui è opportuno indirizzare le proprie rimostranze. Un’informazione gestita da una macchina è roba da Orwell, non di regimi democratici come gli Usa, che sono quelli di riferimento di Bezos, per trumpiano che sia.
Il giornalista Giustino ha risollevato un coperchio ben noto a tutti, istituzioni e legislatori inclusi. E’ il caso che chi deve agisca, e faccia valere i diritti dei singoli all’informazione che – mai dimenticarlo – è bene primario che non può essere affidato a una macchina.
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
1 – https://www.aduc.it/articolo/bezos+contro+venezia+nozze+miliardario+affonderanno_39329.php