
Un blackout di proporzioni storiche ha colpito Spagna e Portogallo il 28 aprile 2025, lasciando milioni di cittadini senza elettricità per quasi 24 ore. Nei giorni successivi si è diffusa una narrativa secondo cui le energie rinnovabili sarebbero all’origine del collasso del sistema elettrico. È stato davvero così? No, per niente. E ora lo dice anche il governo.
Dopo oltre un mese di indagini, il governo spagnolo ha diffuso un rapporto ufficiale che smonta ogni ipotesi di coinvolgimento delle energie rinnovabili e attribuisce le responsabilità ad una mal gestione nella programmazione della capacità produttiva. Il Comitato era composto da due gruppi di lavoro, il Gruppo di Lavoro sulla Sicurezza Informatica e i Sistemi Digitali e il Gruppo di Lavoro sul Funzionamento del Sistema Elettrico, che hanno analizzato oltre 300 GB di informazioni.
Il rapporto smentisce categoricamente le accuse alle rinnovabili, confermando che le fonti pulite non hanno avuto alcuna responsabilità nell’evento, mentre sottolinea come il blackout sia stato provocato da un insieme di cause tecniche e organizzative, tra cui il numero estremamente ridotto di centrali sincrone attive quel giorno (solo 10, il minimo annuale), un’oscillazione anomala della tensione e una reazione a catena di disconnessioni che ha aggravato la situazione.
Nessun esperimento, nessun attacco informatico, nessun errore imputabile alla produzione da fonti rinnovabili, che anzi ha funzionato secondo le regole e senza deviazioni.
Il governo ha denunciato la disinformazione circolata subito dopo il blackout, con il primo ministro Pedro Sánchez che ha parlato apertamente di “fake news”. Anche la ministra Sara Aagesen ha ribadito che l’evento non ha nulla a che vedere con un’eccessiva penetrazione delle rinnovabili, già ampiamente gestita in passato senza alcuna anomalia.
Le energie rinnovabili non solo sono sicure, ma rappresentano l’unica via percorribile per garantire un futuro sostenibile, economico e resiliente dal punto di vista energetico.
I blackout non sono causati dalle rinnovabili, ma possono esserli da tanti fattori diversi che vanno dalla capacità di gestione della rete a una sovraproduzione di energia elettrica, a malfunzionamenti.
Sicuramente, quello che è accaduto in Spagna ha messo in luce come il sistema energetico elettrico sia un sistema complesso e allo stesso modo delicato, dove una mal programmazione di capacità può creare problemi importanti, ma ha anche dimostrato che le rinnovabili, spesso accusate ingiustamente, sono parte della soluzione e non del problema.
Quello che è certo, invece, è che l’Italia deve continuare la sua opera di sviluppo delle reti e dei sistemi di accumulo, insieme a quello delle rinnovabili su grande scala.
La vera sfida è aggiornare le regole e le tecnologie per accompagnare in sicurezza la transizione energetica, non rallentarla.
Katiuscia Eroe – Responsabile Energia Legambiente
Responsabile energia di Legambiente e membro della segreteria nazionale dell’associazione dal 2011. Incontra Legambiente nel 2003grazie al Servizio Civile Volontario. Esperta sui diversi temi energetici, fonti rinnovabili, fossili, efficienza e risparmio. Per l’associazione segue anche il tema legato l’elettromagnetismo.