BERLUSCONI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA? NO GRAZIE

di Nicola Forcignanò

Non ho alcuna voglia di elencare i vari motivi per cui fossi un parlamentare eviterei di votare Silvio Berlusconi. E per correttezza escludo subito i miei problemi personali con il suo giornale, suo fratello e tutto il gruppo Mediaset…

Non lo faccio perché non voglio infilarmi nel labirinto delle opinioni. E nemmeno diventare complice di tutti quelli che da anni danno fiato a una campagna talvolta indegna contro l’uomo Berlusconi. Posso pensare di lui molte cose che decisamente non esaltano la sua figura politica. Ma ho profondo ribrezzo per chi lo vuole presentare all’opinione pubblica come il male assoluto. Perché questo non è vero.
Io voglio evitare parlare di opinioni perché, in quanto tali, sono sempre giudizi soggettivi. Anche se qualcuno prova a venderle come verità assolute.
No. Io rimango ai fatti che, in quanto tali, sono sempre al di sopra delle parti e, quindi, indiscutibili.
Silvio Berlusconi non può salire al Quirinale e interpretare il ruolo di presidente della Repubblica per due soli motivi. Il primo, il più importante, il capo dello Stato deve rappresentare il Paese tutto. E, purtroppo, Berlusconi, per sua colpa e per le varie rappresentazioni che sono state fatte di lui, è uno che l’Italia l’ha divisa in due parti, con lui o contro di lui. E in mezzo c’è un muro invalicabile. Può un uomo così rappresentare l’Italia tutta? No, non ce lo possiamo permettere.
Secondo motivo, meno importante ma comunque importantissimo, la sua età avanzata e le sue delicate condizioni di salute, non garantiscono a lui e al Paese di portare a termine il mandato.
Questi sono fatti, indiscutibili. Lascio agli altri il gioco delle opinioni.