Vuoi esser felice? Impara a vivere con le incertezze

di ANDREA FILLORAMO

Mi sforzo in tutte le maniere di capire e, attraverso i miei scritti, di far comprendere che il Covid-19 ha aperto una parentesi che sarà molto lunga della nostra vita, un’esperienza che mai abbiamo messo in conto e che è così forte da farci a volte barcollare e da stravolgere il nostro mondo. Dobbiamo necessariamente accettare la realtà, un’amara realtà: dobbiamo convivere, cioè, con questo virus, consideralo non più un nemico di cui abbiamo paura ma un compagno di banco che può anche darci fastidio.

Dobbiamo, quindi arrivare a discutere con lui, giungere ad accordi affinché le aspettative che coltiviamo non ci facciano molto male.

Non è questo un atteggiamento pessimistico ma esso nasce da uno sguardo attento a quel che succede attorno, in quel che succede in tutto il mondo.

Ritengo inutile, anzi assurdo, aggrapparci ad uno scenario di un futuro solo immaginato da chi non sta con i piedi piantati a terra, di chi vuole raccogliere tutti i pezzi del puzzle rappresentato dalla diffusione del virus, per incastrarli alla perfezione, sperando che la realtà si sviluppi secondo i suoi piani immaginifici.

Inutile anche vivere con l’ansia che possa giungere a ciascuno di noi una porzione di vaccino da produrre in pochi mesi in miliardi di “pezzi” da distribuire a tutti e così, quindi, far scomparire il virus.

Dobbiamo, quindi, mentre seguiamo tutte le misure necessarie per il suo contenimento, sdrammatizzarlo, tenerlo a bada con mezzi e strumenti terapeutici, migliorando le strutture sanitarie, incrementando la ricerca e poi con responsabilità ed impegno accogliendo quello che la vita ci dona, in un quadro nuovo che si dovrà prospettare del nostro vivere assieme, che non è sicuramente la ripetizione pedissequa di quello che c’era prima del Covid-19. Mai rinunceremo al necessario ma sempre rigetteremo il superfluo.

Dialogare con il virus, significa anche rispettare la natura, che sa come ribellarsi all’uomo che la violenta in tanti modi.

Dal virus proviene un forte invito ad un cambiamento trasformativo, cioè a una combinazione dell’implementazione degli sforzi già in atto concernenti la promozione di cambiamenti nei sistemi politici ed economici e finanziari, la gestione delle risorse, lo sviluppo delle infrastrutture e il consumo, il recupero e la conservazione della biodiversità e degli ecosistemi, una riduzione dei cambiamenti climatici e l’energia e infine delle infrastrutture.

Se mettiamo in pratica l’arte della pazienza e aspettiamo di vedere cosa succederà, sarà molto più facile che l’angoscia e la preoccupazione spariscano, in quanto smetteremo di concentrarci sul futuro per guardare al presente.

Non si tratta di avere tutte le certezze, ma di imparare a vivere con le incertezze. Voler controllare tutto ammala. Lasciare andare spesso guarisce.