
Si è conclusa la visita ufficiale in Italia dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi, che dall’9 all’11 luglio ha incontrato rappresentanti istituzionali, autorità locali e operatori sul campo per rafforzare la cooperazione su asilo, accoglienza e integrazione.
La missione ha confermato il forte legame tra UNHCR e Italia. In un contesto globale segnato da gravi difficoltà finanziarie per il settore umanitario, Grandi ha ringraziato il Governo italiano per il sostegno, in particolare in Africa, e apprezzato il partenariato con i Paesi africani attraverso il Piano Mattei e altre iniziative volte a una gestione condivisa del fenomeno migratorio. Ha sottolineato come offrire protezione e soluzioni lungo le rotte favorisca stabilità, sviluppo e alternative credibili al traffico di esseri umani, e come sia necessario moltiplicare gli sforzi per risolvere le cause profonde che spingono milioni di persone alla fuga in tutto il mondo.
La visita si è aperta a Lampedusa, dove l’Alto Commissario ha riconosciuto il lavoro fatto dalle istituzioni, dalla Croce Rossa e altri partner che ha portato importanti miglioramenti nell’accoglienza in hotspot, e da chi si adopera per salvare vite in mare.
“Dobbiamo riconoscere gli sforzi collettivi che si stanno facendo molto concretamente per fornire assistenza alle persone in arrivo e garantire loro condizioni di accoglienza dignitose. Oggi Lampedusa è un esempio da seguire, in Italia e altrove.” ha dichiarato Grandi. “Apprezzo il lavoro degli equipaggi della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza e delle Ong che hanno salvato migliaia di vite negli anni e, così come la comunità lampedusana, sono un esempio straordinario di umanità. Non dobbiamo dimenticare però chi ha perso la vita nel Mediterraneo. Ci sono stati oltre 500 morti su questa rotta nel 2025 e solo uno sforzo europeo più robusto e coordinato può evitare ulteriori perdite di vite in mare”.
A Roma, l’Alto Commissario ha partecipato alla Conferenza per la Ricostruzione dell’Ucraina: “Nonostante la guerra, molte persone stanno già cercando di ricostruire le loro vite. Questo sforzo va sostenuto subito: non possiamo aspettare la pace per cominciare. Questo vale anche per il ritorno volontario di milioni di rifugiati e sfollati ucraini, quando sarà possibile, perché contribuiscano alla ricostruzione del paese”.
Grandi ha sottolineato però che, senza finanziamenti stabili e prevedibili da parte dei donatori, gli interventi umanitari e di sviluppo a livello globale attraverseranno una crisi molto pericolosa.
Nel corso della missione, Grandi ha incontrato il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Al centro dei colloqui, la cooperazione tra Italia e UNHCR nei Paesi di origine, transito e destinazione dei rifugiati, la ricerca di soluzioni condivise, e le politiche di integrazione dei rifugiati.
Infine, l’Alto Commissario è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per un colloquio che conferma la forte collaborazione fra l’Italia e l’UNHCR e sottolinea l’impegno e la solidarietà dell’Italia nei confronti dei rifugiati e dei richiedenti asilo in tutto il mondo.