Ultimo di trentamila – Il romanzo di un eroe dello Stato: Il giudizio di Alessandro Ienzi & Roberto Malini

“Un taglio profondo,

nel cuore di una mentalità,

di un modo di vivere,

di una terra in cui il cammino degli eroi,

è come un’ombra, spazzata via da un sole cocente”.

 

Alessandro Ienzi 

Fondatore Raizes Teatro 

Con la sua compagnia Raizes Teatro, l’attore e regista porta sul palco la rappresentazione di storie vere. Il suo teatro è incentrato sulla persona e sulla difesa dei dritti umani

 

Un romanzo crudo e commovente, che coinvolge il lettore, ponendolo di fronte a quel buco nero della nostra società in cui  miseria, paura, indifferenza e morte sono onnipresenti. È la dimensione degli invisibili, dove in quarant’anni sono spariti 30 mila italiani. 30 mila e uno con il protagonista Giacomo, ex maresciallo dei carabinieri che ci accompagna dolorosamente, ma con coraggio, verso il tempo del riscatto.

Roberto Malini

Scrittore e difensore dei diritti umani

 

Ultimo di trentamila – Il romanzo di un eroe dello Stato – Elledilibro 

Roberto Gugliotta

 

Carabiniere per vocazione, Giacomo Sereni ha le idee chiare: c’è il bene e c’è il male, il crimine e l’onestà, il sacrificio e la lotta alle sopraffazioni. Il suo idealismo è destinato a infrangersi contro l’esito del processo al Capitano Ultimo in seguito alla cattura del boss dei boss, Totò Riina. Uomo in crisi, isolato e tradito dallo Stato, Giacomo decide di lasciare l’Arma. Avrà inizio per lui una discesa vertiginosa verso l’annullamento di sé, fino a sparire letteralmente, diventare invisibile tra gli invisibili, parte dell’esercito dei trentamila dispersi che, secondo i dati ufficiali, popolano come fantasmi le vie delle nostre città. Perché a volte toccare il fondo sembra l’unica via per tentare la risalita.