Tre editori italiani di libri su quattro stanno già oggi utilizzando strumenti di Intelligenza Artificiale all’interno della loro organizzazione aziendale per attività quali la creazione di materiali per la comunicazione, la redazione di paratesti e metadati, la realizzazione di copertine e illustrazioni e altro ancora.
Il dato è contenuto nella prima ricerca sistematica realizzata in Italia sull’uso di strumenti di Intelligenza Artificiale nelle case editrici italiane e che sarà presentata all’interno del programma professionale di Più libri più liberi, la Fiera nazionale della piccola e media editoria organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE) dal 4 all’8 dicembre alla Nuvola dell’EUR. L’incontro L’Intelligenza Artificiale in casa editrice: per fare cosa? si terrà il 6 dicembre alle ore 12.30 in Sala Aldus. Intervengono, introdotti dal presidente di AIE Innocenzo Cipolletta, Andrea Angiolini (delegato AIE all’innovazione), Cristina Mussinelli (responsabile AIE per il digitale), Nicola Cavalli (Ledizioni).
La ricerca esplora gli ambiti di utilizzo dell’AI nel flusso di lavoro aziendale, le opportunità individuate dalle imprese, ma anche le preoccupazioni e i timori per la tutela del diritto d’autore e il rischio di errori dovuti alle “allucinazioni” cui sono soggetti gli strumenti basati sui Large Language Models. All’indagine hanno partecipato 97 editori, per un totale di 184 marchi editoriali coinvolti.