“TRA LA TUA VITA E LA LORO C’È UN FILO SOTTILE”, TORNA LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE SUI LASCITI SOLIDALI DELLA LEGA DEL FILO D’ORO

Riparte la campagna di sensibilizzazione sui lasciti solidali della Fondazione Lega del Filo d’Oro Onlus, che vede come protagonista Renzo Arbore, storico amico e testimonial dell’Ente.

L’obiettivo è promuovere l’importanza di un gesto in grado di vivere per sempre e capace di garantire alla Fondazione la possibilità di pianificare nel lungo periodo le proprie attività e di realizzare i progetti più sfidanti, fornendo sempre più risposte ai bisogni delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali in tutta Italia.

Scegliere di fare un lascito solidale a favore della Lega del Filo d’Oro significa contribuire, in modo concreto, a garantire un futuro migliore a chi non vede e non sente. Grazie, infatti, alla generosità di tanti italiani che hanno scelto di ricordare la “Lega” nelle ultime volontà, la Fondazione può continuare a crescere, realizzando i suoi progetti più rilevanti, come l’apertura di nuove Sedi e Centri nelle varie regioni d’Italia e la costruzione del nuovo Centro Nazionale, ormai in fase di completamento. Per promuovere la grande importanza di un gesto in grado di vivere per sempre a sostegno di bambini, ragazzi e adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali, la Lega del Filo d’Oro rilancia la campagna di sensibilizzazione sui lasciti testamentari “Tra la tua vita e la loro c’è un filo sottile”, che vede come protagonista Renzo Arbore, storico amico e testimonial dell’Ente.

 

I lasciti testamentari rappresentano una delle principali forme di sostegno per la Fondazione grazie ai quali ha potuto potenziare lo sviluppo dei servizi in favore dei propri ospiti, assicurando sempre un elevato standard qualitativo grazie alla professionalità dei suoi collaboratori e alla continua implementazione delle strutture. Dall’inizio degli anni Novanta ad oggi è uno strumento in continua crescita, da quelli di pochi euro a quelli di entità maggiori. Un risultato straordinario, che conferma non solo l’affidabilità del lascito testamentario – quale gesto semplice e non vincolante, che può essere ripensato, modificato in qualsiasi momento, senza che vengano in alcun modo lesi i diritti legittimi dei propri cari e familiari – ma anche il grande altruismo degli italiani in questo periodo così complesso.

Il lavoro della Lega del Filo d’Oro necessita di tanta attenzione e cura, ma anche di progettualità a lungo termine perché la realtà, come ci ha insegnato l’esperienza della pandemia, ci pone ogni giorno davanti a nuove sfide. La più importante per noi è aumentare ulteriormente il numero di persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali di cui dobbiamo e vogliamo prenderci cura, per garantire loro il sostegno di cui hanno bisogno – dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Lega del Filo d’Oro – Grazie ai lasciti solidali negli anni abbiamo potuto realizzare progetti significativi, ma il più sfidante è il completamento del nuovo Centro Nazionale di Osimo che, una volta terminato, ci permetterà di fornire maggiori risposte ai bisogni di tanti bambini, ragazzi e adulti con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale provenienti da tutta Italia. Disporre un lascito solidale a favore della Lega del Filo d’Oro vuol dire pensare a loro, anche quando non ci saremo più. È un atto di generosità alla portata di tutti e anche un piccolo contributo può fare la differenza”.

 

Nel biennio 2020-2021 il numero più alto di donatori che hanno inserito la Lega del Filo d’Oro nel proprio testamento si è registrato in Lombardia (nel 28% dei casi), seguita da Emilia-Romagna (12%), Piemonte (11%), Lazio (10%) Marche (9%), Toscana e Veneto (6%). La pandemia, d’altra parte, ha sollecitato nuovi atteggiamenti di solidarietà, aumentando la fiducia verso il Terzo Settore. Come ha evidenziato l’ultima ricerca promossa dal Comitato Testamento Solidale – di cui la Lega del Filo d’Oro è una dei promotori – in Italia continua a crescere il numero di quanti hanno già predisposto un lascito testamentario o sono orientati a farlo: tra gli ultracinquantenni sono il 22%, con una crescita di ben 10 punti in 3 anni (erano il 12% nel 2018).

 

Un lascito solidale ha una triplice valenza per la Fondazione: per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali è la sicurezza di essere assistiti nel tempo, con le migliori competenze. Per chi lo fa è l’occasione di restare nella memoria non solo dei propri cari ma anche di persone sconosciute che avranno un futuro migliore. Per la Lega del Filo d’Oro è la possibilità di pianificare a lungo termine le proprie attività e realizzare i progetti più sfidanti, dando risposte ai bisogni di più persone.

 

QUEL FILO SOTTILE CHE CI LEGA PER SEMPRE ALLA VITA DI CHI NON VEDE E NON SENTE

La campagna di sensibilizzazione sui lasciti solidali della Lega del Filo d’Oro si ispira proprio a quel “filo prezioso” – da cui prende il nome la Fondazione – che dal 1964 unisce le persone sordocieche al mondo esterno con l’obiettivo di condurle oltre il buio e il silenzio imposto dalla loro disabilità, per sostenere e promuovere il loro percorso verso la maggiore autonomia possibile. La volontà di dare un contributo per cambiare in meglio un pezzetto di mondo e il desiderio di lasciare traccia di sé, nel lascito solidale trovano una risposta concreta, tant’è che mai come in questi due anni la Lega del Filo d’Oro ha ricevuto tante richieste di informazioni in merito, anche grazie all’appello di Renzo Arbore che, nella campagna di sensibilizzazione, presenta il lascito comela più bella delle opportunità: «Ora posso legare per sempre la mia vita alla loro», dice riferendosi ai tanti bambini sordociechi incontrati alla “Lega”, «regalando loro anni d’oro». È un modo per esserci, per sempre. La campagna “Tra la tua vita e la loro c’è un filo sottile” vivrà con uno spot tv e radio, su stampa e su web.

 

IL PROGETTO PIÙ GRANDE: IL NUOVO CENTRO NAZIONALE

Grazie ai preziosi proventi derivanti dai lasciti solidali, la Lega del Filo d’Oro ha potuto “pensare in grande” e realizzare la costruzione del nuovo Centro Nazionale di Osimo (AN) che, a lavori ultimati, sarà composto da 9 edifici, 37 tra ambulatori medici e laboratori per l’attività occupazionale, 40 aule didattiche, foresterie per i familiari, 4 palestre per la fisioterapia e 2 piscine per l’idroterapia. Sarà inoltre un punto di riferimento per la formazione di personale altamente specializzato e verranno potenziati gli spazi per l’attività di ricerca scientifica in ambito riabilitativo e sociale. Il completamento del progetto consentirà inoltre di ridurre i tempi di attesa per le diagnosi e le cure riabilitative, garantendo un intervento precoce soprattutto ai bambini molto piccoli – offrendo loro le migliori possibilità di recupero – e di accogliere un numero maggiore di persone adulte sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, incrementando i posti per i ricoveri a tempo pieno (da 56 a 80) e per la degenza diurna (fino a 20).