Torna la campagna “Maturità al sicuro” contro le fake news

In vista dell’esame di Stato 2025, torna anche quest’anno la campagna “Maturità al sicuro” della Polizia di Stato e di Skuola.net.

Passano gli anni ma, per gli studenti che si apprestano a sostenere la maturità, il rischio di cadere in una delle tradizionali fake news sulle regole d’esame rimane alto, anche se in riduzione rispetto al passato. Questo anche grazie all’attività della Polizia postale e per la sicurezza cibernetica con “Maturità al sicuro”, che per il diciottesimo anno consecutivo si pone proprio l’obiettivo di “smontare” le principali notizie false sull’argomento.

Le nuove tecnologie in particolare, con il costante sviluppo di “aiuti” digitali, possono indurre in tentazione diventando un possibile amplificatore di errori di comportamento che, nelle peggiori delle ipotesi, possono addirittura portare all’esclusione dall’esame. Il rischio è concreto. Lo mostrano chiaramente le risposte date dai circa 1.200 maturandi raggiunti dal monitoraggio effettuato proprio da Skuola.net per la Polizia di Stato a circa una settimana dal via della maturità 2025.

Quasi uno studente su cinque, a esempio, è convinto che durante le prove scritte gli smartphone si possano tenere con sé in postazione e uno su sei crede di poter tenere lo smartphone quando, invece, devono essere consegnati al banco della commissione.

La funzione di “Maturità al sicuro”, però, non è solo quella di informare su possibili ipotesi di infrazioni connesse alla maturità ma anche di ricordare alcuni aspetti fondamentali del regolamento d’esame il cui mancato rispetto potrebbe portare all’esclusione: dalla necessità di presentarsi con un documento di identità a quella di non introdurre altri fogli che non siano quelli forniti dalla commissione. Senza dimenticare le fake news vere e proprie.

Circa un sesto dei maturandi è infatti convinto che la Polizia possa controllare gli smartphone “da remoto” per capire chi eventualmente sta copiando, cosa non corrispondente al vero. Addirittura, quasi la metà ritiene che, durante gli esami, i membri della commissione possano perquisire i candidati alla ricerca di oggetti proibiti. Anche in questo caso, si tratta di informazioni non corrette che vanno sfatate.

Sono ancora troppi, infine, gli studenti che pensano di poter trovare in anticipo gli spunti da sviluppare il giorno della prova, soprattutto online.

Ecco perché campagne come quella “antibufale” di Polizia di Stato e Skuola.net sono estremamente utili per diffondere messaggi corretti e sgomberare il campo da convinzioni fuorvianti.

L’esame di maturità è un appuntamento molto importante per gli studenti e per questo è necessario mantenere la serenità necessaria per affrontarli; le false notizie, invece, possono portare a distrazioni.

Gli operatori del commissariato di Ps online anche quest’anno saranno perciò a disposizione dei ragazzi per rispondere a tutti i loro quesiti e dubbi sulle informazioni che circolano in Rete.