Teatro, i Catanesi attendono “Agata, la Santa fanciulla”

Gli occasionali spettatori, entrati nella chiesa di San Nicolò l’Arena per le candelore, durante le prove in vista dell’anteprima del 23 e del debutto del 26, guardano male l’interprete di Quinziano e sorridono all’attrice che impersona Agata. Grande attesa per il lavoro teatrale che torna dopo il successo del 2020 e il buio degli anni del Covid. I matinée a prezzo ridotto per gli studenti e la preside Morsellino che annuncia, “Rifaremo l’esperienza, lo spettacolo unisce storia, tradizioni, appartenenza e anche fede”.

La coproduzione con Comune di Catania e Fondazione Oelle con una grande installazione sul pavimento e due teli sullo Sbarco Alleato in Sicilia, di cui ricorre l’ottantesimo anniversario

 

Nella maestosa cornice della chiesa di San Nicolò l’Arena, la più grande della Sicilia, continuano, tra faticoso lavoro, sentimenti e aneddoti, le prove di “Agata, la Santa fanciulla”, kolossal prodotto da Buongiorno Sicilia, realizzato con il sostegno di Isolabella gioielli e con ben venti persone in scena. Continuano tra emozionicuriosità, quelle narrate da Giulia Messina e Davide Sbrogiò, i quali interpretano rispettivamente Agata e Quinziano, il terribile proconsole che manderà a morte la fanciulla. San Nicolò l’Arena, racconta la prima, ospita le candelore della Festa di Sant’Agata “ed è per me una grande emozione provare lo spettacolo nel viavai dei fedeli e dei devoti”.

“Il legame con loro – aggiunge – diventa sempre più profondo, perché sento sia la loro vicinanza, sia l’attesa per questa grande Festa e per me è un privilegio interpretare la Santa Fanciulla, il simbolo più importante della città. Spero che questi sentimenti possano arrivare al pubblico, a tutta  Catania”.

“Durante le prove – narra Sbrogiò – mi è capitato di incrociare lo sguardo preoccupato, torvo di alcuni occasionali spettatori, entrati in Chiesa per le candelore. Quinziano è un uomo arrogante, cattivo, che cerca di piegare Agata e anche di impadronirsi dei suoi beni. Non sopporta che questa fanciulla gli parli di Cristo, che creda. E più volte le intima di rinunziare a Cristo per venerare gli dei. Agata, determinata, non accetterà e andrà inevitabilmente incontro alla propria fine. Ecco, le espressioni accigliate rivolte a me sono un segno della profonda partecipazione che i Catanesi, ancor oggi, hanno per la vicenda del martirio di Agata”.

“Agata, la Santa fanciulla” – che riscosse un notevole successo nel 2020, prima del lockdown causato dal Covid – sarà proposto sia la sera, sia con dei matinée a prezzo ridotto per gli studenti e narra non solo del martirio ma anche una importante vicenda parallela.

“Sono trascorsi tre anni – racconta Brigida Morsellino, preside dell’Istituto Nautico – dall’esperienza che ho fatto con i miei studenti assistendo a questo spettacolo sulla vita di Sant’Agata legata alla città di Catania in un momento storico particolare: lo sbarco degli Alleati con i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Una vicenda che intreccia grandi sentimenti, pathos e soprattutto storia. Rappresenta, per i ragazzi, una partecipazione formativa molto interessante. Ecco perché, adesso che l’esperienza dei matinée viene riproposta, la rifaremo. Mi sento di consigliare agli studenti e ai colleghi delle scuole superiori, ma lo spettacolo è adeguato anche per le terze medie, di assistere a questo Agata, la Santa fanciulla, all’interno di una cornice davvero incredibile, perché San Nicolò l’Arena è una basilica bellissima della nostra grande città. Quindi portate i ragazzi a vederlo, questo lavoro teatrale, perché unisce storia, tradizioni, appartenenza e anche fede, se vogliamo”.

La coproduzione con Comune di Catania e Fondazione Oelle Mediterraneo Antico Ets , come sottolinea il direttore di quest’ultima, Carmelo Nicosia, prevede anche altro: “Avremo la possibilità – spiega – di godere di una Agata dal basso, di una Agata on the road, che poi è il mood della nostra Fondazione, con un’installazione molto grande sul pavimento e due teli dedicati allo Sbarco Alleato in Sicilia del 1943, un nostro antico tema, curato sempre dal prof. Ezio Costanzo. Tutto ciò ci serve a riconnettere la nostra progettualità con il meraviglioso spettacolo teatrale su Agata del quale cominciamo già a vedere le prove”.

“Agata, la Santa fanciulla” è interpretato, in ordine di apparizione, da Barbara Gallo (Madre Mirella), Sebastiano Tinè (Melvin Konner), Angelo D’Agosta (James Lanciano), Greta D’Antonio (Antonietta), Alessandro Romano (Orazio Pennisi), Davide Sbrogiò (Quinziano), Francesco Rizzo (Silvano), Giulia Messina (Agata), Elena Ragaglia (Afrodisia), Giuseppe Tomaselli (San Pietro) e Luciano Fioretto (Corifeo). Del coro fanno parte Vittoria Scuderi, Ilenia Scaringi, Mariachiara Di Giacomo, Francesca Castro, Giuliana Cantone, Giuliana Catania, Andrea Gigante, Manuela Grimaldi e Gloria Trischitta.  Elementi scenici e  costumi sono di Riccardo Cappello, le musiche di Nello Toscano, i  movimenti scenici di Fia Distefano, le luci di Davide La Colla, l’aiuto regista è Agnese Failla e il fonico Enzo Valenti.

Il prezzo del biglietto per le rappresentazioni serali di “Agata, la Santa fanciulla” è 18 euro e 50, compreso il diritto di prevendita (è possibile acquistarli on line  su Boxoffice Sicilia, www.ctbox.it ). Quello dei matinée per gli studenti costa invece 10 euro. Per ulteriori informazioni si potrà chiamare – o scrivere su Whatsapp – al numero di Buongiorno Sicilia, il 347/6380512.