SEMPRE più FUORI: prosegue a Roma fino al 18 luglio

In un intreccio di linguaggi in movimento, Sempre più Fuori, il festival diretto da Antonino Pirillo e Giorgio Andriani, prosegue a Roma fino al 18 luglio 2025, accogliendo autori, musicisti, registi, performer e artisti visivi provenienti da ambiti diversi: dalla letteratura alla musica, dal cinema alle arti performative, fino alle installazioni site-specific.

Cuore della manifestazione sono l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo e il Goethe-Institut Rom, con i loro spazi di sorprendente bellezza e identità, affiancati quest’anno da scenari urbani densi di significato, come ad esempio il Cimitero Monumentale del Verano e Policlinico Umberto I. Luoghi che, durante il festival, si trasformano in “isole culturali”, crocevia di scambi e relazioni, dove artisti emergenti e grandi nomi internazionali intrecciano nuove connessioni tra opere, territori e pubblici.

Questi i prossimi appuntamenti:

 

 

  • Fino a venerdì 18 (ore 18) prosegue con grande successo Remote Roma, la passeggiata sonora del pluripremiato collettivo teatrale Rimini Protokoll, ideata e diretta da Stefan Kaegi e pensata appositamente per Roma. Co-produzione internazionale tra Cranpi, Rimini Protokoll e Goethe-Institut Rom – la performance si snoda a piedi dal Cimitero Monumentale del Verano fino al Policlinico Umberto I. Ogni pomeriggio, al calar del sole, cinquanta partecipanti, guidati da una voce sintetica tramite cuffie, simile a quelle dei navigatori GPS, trasformano la città in un palcoscenico. Remote Roma è molto più di una passeggiata urbana: è un esperimento sulla relazione tra essere umano e intelligenza artificiale, che invita a riconsiderare la realtà, la libertà e il nostro futuro.

 

  • Fino a martedì 15 (ore 19) all’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, è visitabile Baci Rubati, mostra dedicata a Raymond Cauchetier, storico fotoreporter della Nouvelle Vague francese. L’allestimento, in collaborazione con Lutetia, Palatine e Nouvelle Vague sul Tevere, è un omaggio all’amicizia tra Roma e Parigi. Le iconiche immagini — tra cui Belmondo e Seberg sugli Champs-Élysées — provengono dagli archivi curati dalla vedova Kaoru.

 

  • Lunedì 14 alle 21, all’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, la compagnia lacasadargilla porta in scena L’amore del cuore, testo potente e spiazzante della drammaturga inglese Caryl Churchill, per la regia di Lisa Ferlazzo Natoli. Il tema dell’attesa è raccontato attraverso una vicenda familiare frammentata, disseminata di episodi e incidenti mai del tutto connessi, ma attraversati da un’inquietudine comune.
  • Alle 22.30, in anteprima nazionale, per celebrare vent’anni di attività del collettivo fiorentino Sotterraneo, va in scena DJ show Twentysomething edition, in una versione speciale di questa performance tra DJ set e teatro, che trasforma il pubblico nel vero protagonista dello spettacolo, invitandolo a danzare su una playlist eclettica – tra generi, epoche e sonorità –intrecciata a testi brevi, azioni sceniche lampo e visioni di passaggio.

 

  • Martedì 15 luglio alle 19, sempre all’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, esperienza immersiva con la compagnia Bartolini/Baronio, in pendant con la mostra Baci rubati, che invita otto spettatori alla volta sul pulmino di Tu_Two. Due alla fine del mondo.
  • Alle 21 si resta all’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo per un evento imperdibile: Laurie Anderson, icona della scena d’avanguardia newyorkese, artista, musicista, performer e scrittrice statunitense, presenta, in prima nazionale, Republic of Love, un discorso-performance sullo stato dell’arte e del mondo in tempi di crisi. Prodotto da Cranpi e Carnezzeria, in co-realizzazione con Romaeuropa Festival, dopo il debutto a maggio 2025 a Vienna, l’evento anticipa il ritorno dell’artista sulla scena della quarantesima edizione del REF con la nuova versione del suo concerto X2 che la vedrà esibirsi con la band newyorkese Sexmob il 3 novembre presso la Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica. Republic of Love è un viaggio lucido e personale attraverso quelle che Anderson considera le ombre del nostro tempo: l’autoritarismo che riemerge, la tecnocrazia che governa, il clima che crolla, le strutture socio-economiche che ci stringono. Il suo approdo al festival Sempre più Fuori assume il valore di un evento raro e necessario. Uno sguardo in prima persona che attraversa queste realtà con una lente inattesa: quella dell’amore. Quali tratti hanno in comune l’amore e il potere? Dove si incontrano, dove si tradiscono? In un mondo in cui sempre più governi erigono confini e fortezze, e in cui le leggi limitano la libertà di azione e espressione, come possiamo – come artisti, come cittadini – immaginare un futuro che non abbia paura dell’uguaglianza, che non rinunci alla speranza? E, in questo contesto, quale ruolo può avere la creatività? Citando Mark Fisher – “È più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo” – Anderson intreccia racconti, visioni e riflessioni che mettono in dialogo le molte forme dell’amore e quelle dei governi. Un invito a sognare un futuro non fondato sulla velocità, sull’efficienza o sull’accumulo, ma su nuove modalità dell’essere e del convivere.

 

  • Mercoledì 16 alle 21, il Goethe-Institut Rom ospita Afànisi della compagnia teatrale Ctrl+Alt+Canc. Una performance che rovescia i rapporti tradizionali tra spettatore e scena: il pubblico non osserva semplicemente, ma partecipa, plasma, genera l’opera.
  • Alle 22.30, si prosegue con la jam session Iacoposky & Friends, curata dal chitarrista Iacopo Schiavo.

 

  • Giovedì 17 (ore 20) proiezione del film Fitzcarraldo del regista tedesco Werner Herzog, Leone d’Oro alla carriera alla prossima Mostra del Cinema di Venezia, a conclusione del laboratorio  R.A.C.CORDI… Anulari!, condotto da Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni, Camilla Brison, Emanuele D’Errico, in collaborazione con R.A.C. Regist_ a confronto (prima realtà italiana dedicata al dialogo tra registe e registi teatrali.
  • Alle 21 (replica il 18 luglio), torna l’appuntamento con Cena al buio, a cuura dell’Unione Ciechi e Ipovedenti. Venti commensali seduti a una tavola imbandita con piatti prelibati e squisitezze culinarie sono completamente al buio. Privati della vista, gli altri sensi – gusto, tatto e udito – si risvegliano con fora. Tutto si amplifica, i sapori si fanno più intensi, i suoni più nitidi e le sensazioni tattili sono molto più accentuate. Non solo una cena, ma un’esperienza sociale che invita a riscoprire l’ascolto e la condivisione, liberando i sensi e la conversazione da ogni distrazione visiva.

 

  • Venerdì 18, giornata conclusiva al Goethe-Institut Rom con una doppia incursione teatrale e musicale. Alle 21, in collaborazione con ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, va in scena Still Alive di Caterina Marino, uno spettacolo che parte da un disagio personale per raccontare un senso di inadeguatezza sempre più diffuso.
  • Alle 22.30 il sipario cala con Cometha, live set elettroacustico di Ludovica Manzo e Ruggero Fornari dove vocalità e sperimentazione elettronica si fondono in un’onda sonora ipnotica e profonda.

 

Completano il programma numerosi appuntamenti trasversali tra arti visive e performance, visitabili fino al 18 luglio al Goethe-Institut Rom:

 

  • Electrical Jubilee della pioniera della sound art tedesca Christina Kubisch. Una mostra sui paesaggi sonori elettromagnetici intercettati presso quattro basiliche papali in collaborazione con il fotografo Frank Paul e il musicista Tom Thiel.
  • La mostra installazione di Donatella Spaziani, a cura di Zerynthia, che si inserisce nel percorso espositivo del festival.
  • Prima di ogni cosa, installazione sonora di Chiara Bersani, Dalila D’Amico, Giulia Traversi e il sound designer Lemmo.
  • Viaggi, installazione sonora creata da Bartolini/Baronio a partire da un laboratorio con persone con disturbi alimentari nel centro specializzato Villa Pia – Korian Italia di Guidonia Montecelio (RM).

 

Nei luoghi del festival, anche una postazione food & drink a cura dello storico ristorante di Centocelle La Cantina di Dante, con reinterpretazioni della cucina romana, e quella di Radio Frammenti, che seguirà il festival con contenuti dedicati.

 

Sempre più fuori è prodotto da Giant in collaborazione con Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, Goethe-Institut Rom e Cranpi; con il patrocinio del Municipio II – Roma Capitale; con il sostegno di Ministero Federale degli Affari Esteri (Germani), Fondazione Alta Mane Italia; con la collaborazione di Al.Di.Qua Artists, AMA Cimiteri Capitolini, ATCL – Associazione Teatrale tra i Comuni del Lazio, Ente Nazionale dei Sordi – sez. Roma (ENS), Letterature – Festival Internazionale di Roma, Lutetia/Nouvelle Vague sul Tevere, Policlinico Umberto I,  R.A.C. Regist_ a confronto, Unione Ciechi e degli Ipovedenti Sezione Territoriale Roma (UICI), Romaeuropa Festival, Villa Pia Italian Hospital Group – Korian Italia, Zerynthia; e con i partner Theatron 2.0, Radio Frammenti, La cantina di Dante.

Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura è vincitore dell’Avviso Pubblico Roma Creativa 365. Cultura tutto l’anno in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.