SEMPRE più FUORI festival: dal 7 al 18 luglio torna a Roma con un ricco programma

Letteratura, musica, cinema, arti performative e installazioni site-specific: un intreccio di linguaggi in movimento che torna a Roma con Sempre più Fuori dal 7 al 18 luglio 2025. Più che un festival: una piattaforma culturale che unisce eccellenza artistica, ricerca e accessibilità.

Cuore della manifestazione sono l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo e il Goethe-Institut Rom, con i loro spazi di sorprendente bellezza e identità, affiancati quest’anno da scenari urbani densi di significato, come ad esempio il Cimitero Monumentale del Verano. Luoghi che, durante il festival, si trasformano in “isole culturali”, crocevia di scambi e relazioni, dove artisti emergenti e grandi nomi internazionali intrecciano nuove connessioni tra opere, territori e pubblici.

In un tempo che chiede nuove mappe e narrazioni condivise, Sempre più Fuori prova a delineare una geografia del contemporaneo fluida, viva e partecipativa che si spinge ben oltre i confini nazionali. Le diverse discipline – teatro, musica, danza, cinema, letteratura, arti visive e fotografia – si intrecciano in un programma multidisciplinare capace di rinnovare il dialogo tra sperimentazione e tradizione, dando vita a un racconto collettivo che è al tempo stesso riflessione e festa. Un invito a uscire – sempre più fuori – dagli schemi, dai luoghi consueti, dai propri confini, per riscoprire insieme il potere trasformativo dell’arte.

Ogni edizione accoglie un numero crescente di ospiti internazionali, confermando la vocazione del festival a essere un crocevia di sguardi, lingue e immaginari provenienti da tutto il mondo. «Sempre più Fuori – raccontano i direttori artistici Antonino Pirillo e Giorgio Andriani – propone esperienze artistiche senza barriere, ampliando l’accesso e la partecipazione attraverso strumenti concreti come audiodescrizioni poetiche, lingua dei segni, sovratitoli e performance multisensoriali. Dall’incontro con artisti emergenti e nomi di rilievo internazionale ai momenti conviviali che uniscono cultura e socialità, il festival punta a rigenerare il tessuto urbano e umano, sostenendo un’arte che parla a tutte e tutti. Siamo convinti che solo attraverso una cultura fondata su apertura, qualità e coinvolgimento si possa costruire un futuro più consapevole e condiviso».

La quinta edizione si apre con due appuntamenti che accompagneranno l’intero festival. Il primo è Remote Roma, una passeggiata urbana guidata da una voce artificiale, pensata appositamente per Roma. Dopo il successo in altre città come Berlino, New York, Parigi, arriva a Sempre più Fuori in una versione fortemente site-specific, firmata dal collettivo d’avanguardia Rimini Protokoll, tra i più premiati e innovativi del panorama teatrale europeo. Ideata e diretta da Stefan Kaegi, è una co-produzione internazionale di Cranpi, Rimini Protokoll e Goethe-Institut Rom. Il secondo appuntamento, Baci rubati, apre una finestra parigina grazie alla collaborazione con Nouvelle Vague sul Tevere, la festa del gemellaggio tra Roma e Parigi, attraverso una mostra di scatti di Raymond Cauchetier, celebre fotografo di scena per Godard, Truffaut, Demy, Rozier, Chabrol.

Tra gli altri nomi spicca la leggendaria Laurie Anderson, protagonista, con State of Love, di uno speech, in prima nazionale, prodotto da Cranpi e Carnezzeria, in co-realizzazione con Romaeuropa Festival, sullo stato dell’arte in tempi di crisi climatica, conflitti globali e radicalizzazione politica.

La raffinata interprete siciliana Etta Scollo, da anni residente in Germania dove è molto apprezzata, interpreta, in prima nazionale, la poesia di Mascha Kaléko insieme all’attrice Isabella Ragonese. La pioniera della sound art tedesca Christina Kubisch presenta Electrical Jubilee, una mostra sui paesaggi sonori elettromagnetici intercettati presso quattro basiliche papali in collaborazione con il fotografo Frank Paul e il musicista Tom Thiel. Di area tedesca l’autrice già ospite, la sera dell’11 luglio, di Letterature – Festival Internazionale di Roma, il cui nome sarà annunciato prossimamente.

Per la danza il gruppo mk, guidato dal coreografo Michele Di Stefano, Leone d’argento alla Biennale di Venezia 2014, presenta Bermudas, un lavoro ispirato dalle teorie del caos, che sarà audiodescritto poeticamente dal perfomer cieco Giuseppe Comuniello e da Camilla Guarino.

Tra le proposte teatrali, Gioia Salvatori debutta in prima nazionale con il suo testo Avere una brutta natura, un varietà tutto storto con musiche di Simone Alessandrini, la consulenza coreografica di Carlo Massari e la messa in scena di Fabiana Iacozzilli. L’ensemble lacasadiargilla porta in scena L’amore del cuore della drammaturga inglese Caryl Churcil, per la regia di Lisa Ferrazzo Natoli. Il talentuoso autore e regista Leonardo Manzan, due volte vincitore della Biennale di Venezia, presenta un titolo che non ha bisogno di ulteriori chiarimenti: Uno spettacolo di Leonardo Manzan, mentre la giovane autrice e attrice romana Caterina Marino sale sul palco con lo spettacolo Still Alive, finalista a In-Box 2023 e menzione speciale al Premio Scenario 2021. Esperienza immersiva con la compagnia Bartolini/Baronio, in pendant con la mostra Baci rubati, che invita otto spettatori alla volta sul pulmino di Tu_Two. Due alla fine del mondo. Per celebrare i vent’anni di Dj Show Twentysomething Edition, il collettivo fiorentino Sotterraneo propone, in anteprima, un’edizione speciale della performance, un ibrido fra dj set e teatro dove il pubblico danzante diventa protagonista attivo. Anche in Afànisi della compagnia Ctrl+Alt+Canc lo spettatore è coinvolto co-creatore dell’opera, in un’esperienza di teatro partecipato che rompe ogni barriera tra scena e platea.

Completano il programma numerosi appuntamenti trasversali tra arti visive, musica, cinema e performance. Ad esempio, la mostra installazione di Donatella Spaziani, a cura di Zerynthia, si inserisce nel percorso espositivo del festival, mentre gli appuntamenti musicali Iacoposky & Friends, curati dal chitarrista Iacopo Schiavo, propongono interessanti jam session con ospiti sempre diversi. Il concerto-spettacolo Wunder Tandem unisce musica e teatro con un’irriverente anima clownesca, mentre Eva Geist trascina il pubblico in un dj set ipnotico. Spazio anche alla sperimentazione elettronica con Cometha, live di Ludovica Manzo e Ruggero Fornari. Il cinema incontra il teatro con la proiezione di Fitzcarraldo di Werner Herzog, evento conclusivo del laboratorio sul testo filmico, R.A.C.CORDI… Anulari!, rivolto a quindici attrici e attori da R.A.C. Regist_ a confronto e a cura di Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni, Camilla Brison, Emanuele D’Errico. Due le installazioni sonore in programma: Prima di ogni cosa, di Chiara Bersani, Dalila D’Amico, Giulia Traversi e il sound designer Lemmo, e Viaggi, creata da Bartolini/Baronio a partire da un laboratorio con persone con disturbi alimentari nel centro specializzato Villa Pia – Korian Italia di Guidonia Montecelio (RM). Per finire, due appuntamenti con la consueta Cena al buio, organizzata dall’Unione Ciechi e Ipovedenti di Roma.

Nei luoghi del festival, anche una postazione food & drink a cura dello storico ristorante di Centocelle La Cantina di Dante, con reinterpretazioni della cucina romana, e quella di Radio Frammenti, che seguirà il festival con contenuti dedicati.

Sempre più fuori è prodotto da Giant in collaborazione con Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, Goethe-Institut Rom e Cranpi; con il patrocinio del Municipio II – Roma Capitale; con il sostegno di Fondazione Alta Mane Italia; con la collaborazione di Al.Di.Qua Artists, AMA Cimiteri Capitolini, ATCL – Associazione Teatrale tra i Comuni del Lazio, Ente Nazionale dei Sordi – sez. Roma (ENS), Letterature – Festival Internazionale di Roma, Lutetia/Nouvelle Vague sul Tevere, R.A.C. Regist_ a confronto, Unione Ciechi e degli Ipovedenti Sezione Territoriale Roma (UICI), Romaeuropa Festival, Villa Pia Italian Hospital Group – Korian Italia, Zerynthia; e con i partner Theatron 2.0, Radio Frammenti, La cantina di Dante.